Gad Lerner la chiama "una metafora gastrica": «Oggi, a quanto pare, un politico è considerato efficace se sa parlare "alla pancia della gente": non al cervello, o al cuore. Trattare le persone da ignoranti è divenuto qualcosa di cui vantarsi». La crisi del linguaggio, comincia da qui. Se ne è parlato a fondo, ieri sera domenica 4 giugno, a Mondovì Piazza in un incontro di enorme spessore nel festival "Funamboli", organizzato dall'Associazione culturale "Gli Spigolatori". Al tavolo, Gad Lerner intervistato dai giornalisti Alex Corlazzoli e Marco Turco.
Il titolo dell'incontro: "La crisi del linguaggio". Che poi è anche una crisi di pensiero. Soprattutto oggi: nell'epoca in cui persino gli interventi dei politici possono essere scritti da ChatGPT (è accaduto davvero - LEGGI QUI) e in cui l'informazione stessa troppo spesso insegue un linguaggio fatto di meri slogan. «Io non voglio essere catastrofista - ha detto Lerner - e credo che le persone sappiano ancora che c'è bisogno di cultura e che questo sia qualcosa di potente e insopprimibile. Certo è che se davvero tutti diventassero convinti che ci si possa informare su TikTok, e gratis... questo allora comporterà un peggioramento da rendere concreti i rischi per la democrazia. Il pericolo c'è: cinismo e disinteresse». E a chi gli chiede di esprimersi sulla "censura del politicamente corretto", risponde netto: «Un giorno, qualcuno si è inventato che proibirsi di insultare le persone con termini offensivi, magari nei confronti di persone di alcune etnie o magari nei confronti delle persone omosessuali, sia... "censura", perché saremmo "oppressi da un pensiero dominante". Se il "politicamente corretto" è questo, allora mi sta benissimo».
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Il festival Funamboli sta per volgere al termine e presenta al pubblico il suo ultimo doppio appuntamento. Venerdì 9 giugno Gli Spigolatori rinnovano l’invito per una duplice occasione presso i locali del Monastero di San Biagio: alle ore 17.30 l’inaugurazione della mostra fotografica “Il dono della Terra”, con le immagini del giornalista Alex Corlazzoli, e alle 21, in videoconferenza, l’incontro con il cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI, e con don Renato Chiera, missionario fondatore della Casa do Menor. In un’edizione dedicata al racconto delle tante crisi che stanno affliggendo la società, l’inaugurazione dell’esposizione fotografica e il convegno saranno rispettivamente dedicati alla crisi climatico-ambientale e alla crisi culturale intesa come crisi della coscienza e, anche in questo ultimo incontro, a dialogare con i due ospiti connessi da remoto sarà proprio Alex Corlazzoli. Dopo i grandi nomi che hanno caratterizzato l’edizione 2023 della kermesse culturale monregalese, il finale non poteva certo essere da meno, ma anzi, il dialogo tra il cardinale bolognese e don Renato Chiera restituirà al pubblico una dimensione di confronto pacato, educato e costruttivo, proprio nell’ottica di quel “buon linguaggio” che da sempre il festival si propone di divulgare. Appuntamento quindi presso il Monastero di San Biagio (Mondovì, Strada di Morozzo 12): alle ore 17.30 per l’inaugurazione della mostra “Il dono della Terra” e alle ore 21.00 per l’evento “La crisi culturale. Dialogo con cardinale Matteo Zuppi e don Renato Chiera”. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti. Alla luce dei posti limitati, è consigliata la prenotazione su Eventbrite o via mail a mostre@festivalfunamboli.it. Per maggiori informazioni www.festivalfunamboli.it