Partecipato incontro, lo scorso mercoledì 31 maggio a Cuneo, nell’Auditorium del Foro Boario. Numerosi sindaci, amministratori locali e “addetti ai lavori” hanno assistito al convegno “I Gal e la Camera di Commercio per lo sviluppo rurale”, durante il quale sono stati presentati i risultati ottenuti nella programmazione 2014-2022 dei quattro Gal cuneesi e descritti gli obiettivi della programmazione 2013-2027. Dopo i saluti di rito, tra i primi a prendere la parola è stato l’avvocato monregalese Mario Bovetti, neopresidente del Gal Mongioie, alla sua prima apparizione in un impegno ufficiale. Nel suo intervento, Bovetti ha ringraziato il suo predecessore, guardando al futuro e tracciando già una direzione ben precisa da seguire. «Analizzando i progetti in corso o già realizzati dal Gal Mongioie, devo necessariamente parlare di iniziative avviate da chi mi ha preceduto – ha detto, in apertura –. Ringrazio e rivolgo quindi un pensiero al dottor Beppe Ballauri, che per quasi un quarto di secondo ha condotto il Gal con dedizione, arrivando ad ottenere risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti. Seguendo la strada tracciata dal dottor Ballauri, ora guardiamo al futuro. I progetti che rappresentano il futuro dovranno necessariamente essere legati al turismo e, in particolare, all'outdoor, sempre più motore della nostra economia. Il Cuneese, le nostre vallate e le colline, non possono rimanere indietro – ha spiegato –. La vocazione rurale dei nostri territori va sicuramente preservata, ma deve coniugarsi con una vocazione nuova, tesa a far scoprire l'unicità delle nostre terre, i colori, i sapori, l'arte. La chiesetta di Santa Maria delle Vigne in Garzegna, a Mondovì, San Fiorenzo di Bastia sono monumenti che se fossero in Australia avrebbero la fila di turisti alla porta. Dobbiamo, tutti insieme, lavorare per far conoscere sempre più le nostre bellezze e le tipicità, specialmente all’estero. Serve fare “filiera turistica”, coinvolgendo i settori anche dediti ad altre attività. È necessario costruire una “catena” che sia in grado di connettere le varie attività. In questa mission, ci può aiutare proprio il turista outdoor, che va piano, assapora, osserva, gusta e poi, se è rimasto soddisfatto, se si è sentito ben accolto, coccolato, ritorna e lo comunica ad altri che faranno la stessa cosa dopo di lui. È questo che dobbiamo fare – ha concluso Bovetti –. Servono percorsi fruibili, riconoscibili, sicuri e dotati di servizi. Il discorso è già stato avviato nella passata programmazione, ma tanto resta ancora da fare. Per dare un futuro alle nostre terre dobbiamo fare squadra, ciascuno secondo il proprio compito». Dopo Bovetti sono intervenuti, per le rispettive relazioni, Mauro Gola, presidente della Camera di Commercio di Cuneo, Aurelio Blesio, presidente del Gal Tradizione delle terre occitane, Gian Pietro Pepino, presidente del Gal Gesso Vermenagna Pesio e Carlo Rosso, presidente del Gal Langhe Roero leader. A seguito degli interventi tecnici dei rispettivi direttori dei quattro Gal, hanno chiuso la mattinata di lavori il presidente della Provincia, Luca Robaldo, il vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso, e il governatore, Alberto Cirio.
Il nuovo presidente del Gal Mongioie: «Il nostro futuro è il turismo outdoor»
Primo intervento ufficiale per l’avvocato monregalese Mario Bovetti: «Puntiamo sul “turista che va piano”, osserva, assapora e, se si è trovato bene, ritorna e lo dice ad altri»