Bilanci in bilico, la lenta di ingrandimento della Guardia di Finanzia puntata addosso e la scelta di un partner tra Iren S.p.A. e il fondo Davidson Kempner European Partners LLP (DK). Tra gli ultimi passi comunicati: «l’avvio della composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa presso la Camera di commercio, una procedura stragiudiziale introdotta di recente per il risanamento di aziende in una situazione di squilibrio finanziario, così da vigilare sul corretto pagamento dei debiti e dall’altro lato proteggere il patrimonio dalle pretese di eventuali altri soggetti». Il momento per la società energetica EGEA è delicato: il Consiglio di Gestione dell’azienda albese «ha deliberato di proseguire nelle interlocuzioni e in negoziazioni con le citate controparti avendo come obiettivo la definizione dettagliata, e nel più breve tempo possibile, dei termini vincolanti, delle modalità e delle condizioni della partnership, il tutto, nell’ambito di un percorso volto alla protezione e alla continuità aziendale in fase di definizione, confidenti di individuare la migliore soluzione utile al rilancio e al superamento di questa importante fase».
«Abbiamo convocato l’assemblea di tutto il personale»
Su quanto sta accadendo sono intervenuti anche i sindacati. «Sono ormai mesi che si è aperta la trattativa per la vendita di una parte di EGEA SPA a un partner che possa garantire la liquidità necessaria all’azienda, finanziariamente molto esposta, utile a proseguire in sicurezza la norma attività di impresa. In questo lasso di tempo la delegazione sindacale FILCTEM CGIL si è più volte confrontata con i vertici EGEA chiedendo conferme sul fatto che l’ingresso di un nuovo socio non producesse conseguenze negative per gli oltre 1.300 dipendenti, sia sul piano economico che su quello della tenuta occupazionale. In ogni occasione l’azienda ha sempre risposto offrendo al proposito ampie garanzie».
Walter Biancotto, Segretario generale FILCTEM CGIL: «la delegazione aziendale ci ha ribadito che, pur nelle difficoltà economiche del momento, la situazione era pienamente sotto controllo, che il personale non avrebbe avuto nulla da temere e che entro i primi 10 giorni di luglio ci sarebbe stata la comunicazione sulla proposta di partenariato accettata dall’azienda. La sera stessa abbiamo scoperto che la situazione aziendale è ben più grave di quanto ci è stato rappresentato. Ci saremmo aspettati ben altro comportamento da parte dei rappresentanti di EGEA. L’azienda è dentro una crisi dai contorni poco chiari e pensa ancora di risolvere le questioni raccontando storie a lieto fine senza avere nessuna garanzia al proposito. Le comunicazioni parziali e incomplete disorientano i dipendenti e aumentano le preoccupazioni per la tenuta economica di EGEA. Abbiamo convocato l’assemblea di tutto il personale del gruppo EGEA per giovedì 29 giugno. In tale occasione ribadiremo la nostra ferma volontà di difendere il patrimonio di intelligenze e di competenze rappresentato dai dipendenti e potremo confrontarci insieme alle lavoratrici e ai lavoratori in merito alle possibili azioni da intraprendere per ottenere le garanzie di tenuta occupazionale e di salvaguardia operativa. Le risposte dovranno arrivare dai vecchi e dai futuribili nuovi soci.
Piertomaso Bergesio, Segretario generale CGIL Cuneo: «La vicenda EGEA ha molte zone d’ombra ed evidenzia responsabilità che vanno ricercate tra i soci, il management, gli organismi di controllo e le amministrazioni locali le quali hanno espresso i propri rappresentanti in seno al Consiglio di Sorveglianza del gruppo. EGEA è una realtà importante del territorio in termini di occupazione e di servizi offerti. Ci attendiamo che chi ha sbagliato nella gestione e nei controlli faccia un passo indietro. Le lavoratrici e i lavoratori EGEA meritano di essere guidati da persone capaci e trasparenti nel loro agire».
La piccola partecipazione azionaria di Mondovì
Una situazione che a Mondovì ha affrontato anche in Consiglio comunale quando il gruppo di Centrodestra ha presentato un'interrogazione chiedendo «quali conseguenze ci potrebbero essere per il Comune di Mondovì riguardo la governance della società EGEA qualora essa venga acquisita dalla società A2A e se potrebbero verificarsi ricadute negative riguardo ai livelli occupazionali nelle società eroganti i servizi di Egea sul territorio comunale».
Un anno fa, era il marzo 2022, il Comune di Mondovì avviò le pratiche per divenire socio di EGEA. Situazione poi ufficializzata con atto notarile a fine anno -LEGGI QUI - per importi relativamente irrisori: 15 azioni, 2.200 euro. Si trattava di una decisione presa a valle di tante questioni: l'apertura del primo sportello in città, e parliamo del 2016, l'illuminazione della Torre del Belvedere, il mega accordo da 21 anni per la gestione dell'illuminazione pubblica con Ardea (gruppo EGEA).