Grande emozione, sabato 1º luglio, per la prima salita accompagnata sull'appena rinnovata torre medievale di Rocca Cigliè, nel cuore della Langa di casa nostra.
Il sindaco Luigi Ferrua ha guidato i presenti (numerosi sindaci, cittadini e turisti) nella prima salita visita in vetta dell'imponente fortificazione, dopo i lavori di recupero che hanno consentito soprattutto di installare due scale (una interna e una esterna, per la parte bassa), grazie alle quali d’ora in avanti si potrà accedere.
«Non nascondo che la prima volta che sono salito sulla sommità della torre, a 30 metri d’altezza, l’emozione è stata davvero fortissima – ha spiegato il primo cittadino –. Vedere il paese dall’alto e poter ammirare l’incredibile panorama sulla Langa, su tutto l’arco alpino, verso Garessio e verso il mare e addirittura, a nord, fino a Torino, è stato incredibile».
Iniziato nel 2020 e suddiviso in tre diversi lotti, l’intervento ha consentito di recuperare l’intera torre, eliminando i pericolosi ballatoi interni e le scale a pioli in legno anni ‘60 ed applicando due diverse scale, per l’accesso in sicurezza del pubblico fino al punto panoramico in vetta, dopo 130 scalini. I lavori, con il benestare della Soprintendenza, sono stati finanziati dal Comune stesso, dalle Fondazione Crc e Crt e dal Gal Mongoie e hanno comportato una spesa complessiva di 130 mila euro. Il “grosso” ha riguardato ovviamente la costruzione e l’installazione delle scale d’accesso, di due tipi differenti. Tramite una scala elicoidale esterna in corten, dalla piazza si accede alla “porta” della torre, posta oltre i 6 metri e mezzo di altezza, come difesa dalle incursioni nemiche. Giunto a questo punto, il visitatore accede all’interno della struttura, dove una scala a chiocciola (facilmente percorribile per la presenza di numerosi pianerottoli di sosta), porta al punto panoramico, in vetta. Dopo l’inaugurazione, i presenti hanno festeggiato l'importante momento con un brindisi benaugurale.