«Siamo sollevati dal fatto che il sospettato sia stato arrestato e speriamo che ciò permetta di fornire al più presto rapide risposte alle naturali domande su questa tragedia». Queste le prime dichiarazioni alla stampa da parte dei famigliari di Lambertus Ter Horst, il medico 60enne vittima del duplice omicidio di Montaldo. La figlia e i tre figli maschi sono arrivati a Mondovì. In mattinata, la notizia della cattura dopo quasi due giorni di latitanza del giovane Sacha Chang accusato di aver ucciso "Bert" (come tutti affettuosamente chiamavano Lambertus a Montaldo) e il papà Chain Fa, insegnante 65enne ospite nella casa in Val Corsaglia.
Chi era Lambertus "Bert" Ter Horst
Lambertus Ter Horst, olandese, era conosciutissimo e ben voluto da tutta la comunità. Presenza attiva e amichevole, Lambertus era un medico, vedovo, classe 1963. Gli abitanti di Montaldo lo ricordano come un uomo cordiale, che amava molto Montaldo e le vallate Monregalesi e in particolare la val Corsaglia. Nel 2019 aveva comprato qui casa e aveva intrapreso i lavori di ristrutturazione. Proprio in questi giorni stava facendo costruire una piscina nella parte retrostante dell'abitazione. È stato un operaio, al lavoro alla nuova costruzione, a soccorrerlo per primo dopo il fatto di sangue. «Siamo precipitati in un incubo – è il ricordo del sindaco Giovanni Balbo, sconvolto dall'accaduto – "Bert" come lo chiamavamo era ormai a tutti gli effetti uno del paese, siamo colpiti da questa enorme tragedia».
Partecipava, insieme agli altri membri della piccola comunità olandese che frequenta il paese, alle attività estive e avevano anche organizzato in proprio un piccolo evento, un'esibizione concertistica. «Lambertus era un uomo buono, si stava integrando benissimo nella comunità montaldese - lo ricorda l'amico Duco De Boer - Tornava spesso in questa casa nelle Valli, aveva tantissimi amici qui. È davvero un'enorme tragedia»