«Negli anni ’90, quando abbiamo messo in piedi la nostra azienda agricola, con mio fratello siamo riusciti a sottrarre una buona porzione di terreni all’incuria e all’abbandono, rendendoli nuovamente coltivabili. Crediamo fermamente in quello che facciamo ogni giorno e siamo determinati a proseguire nella nostra mission, anche per il bene del territorio e delle bellissime colline di Langa che ci circondano, ma così è sempre più difficile andare avanti». A parlare è Franco Clerico, imprenditore agricolo di Bastia, ormai da lungo tempo alle prese con i molteplici problemi causati dagli animali selvatici, che ogni anno compromettono i raccolti. «La situazione ormai è diventata insostenibile – prosegue –. I cinghiali distruggono ogni cosa, specialmente le coltivazioni di mais. Ancor peggio se si trovano nei pressi di corsi d’acqua o sul lungo Tanaro. Più contenuti, ma comunque importanti, anche i danni dalle incursioni dei caprioli, che rovinano in maniera spesso irrimediabile le coltivazioni più giovani di noccioleti». L’area presa in considerazione in questo caso è in particolare quella collinare tra i Comuni di Bastia, Cigliè e Rocca Cigliè, ma il problema ormai è generalizzato: «Parlo ogni giorno con agricoltori che coltivano i terreni vicini ai nostri e per tutti la situazione è la stessa – aggiunge Clerico –. Il momento di crisi generale ci preoccupa, sempre più aziende si trovano in condizioni economiche di difficoltà e i danni da selvatici non fanno che peggiorare le cose. Le aziende vanno tutelate, aiutate, appoggiate, invece ci sentiamo abbandonati al nostro destino. Siamo piccole realtà, ma contribuiamo in modo sostanziale anche al mantenimento del decoro e della bellezza, che in Langa viene sempre più apprezzata da turisti provenienti da tutto il mondo. Abbiamo famiglie a carico, dipendenti da pagare, mutui, investimenti da sostenere. Chiediamo che vengano prese contromisure urgenti, per tenere lontani gli ungulati dalle coltivazioni – conclude –. Ci rivolgiamo in particolare alle istituzioni, al mondo della politica, alle Associazioni di cacciatori e a tutti coloro che possono attivarsi concretamente per migliorare la situazione».
L’appello di un agricoltore: «I cinghiali distruggono ogni cosa, aiutateci»
Franco Clerico, titolare di un’azienda a Bastia: «Situazione insostenibile, ci sentiamo abbandonati. Servono contromisure urgenti per risolvere il problema»