Hanno visto l’uomo col martello già piantato nella finestra, pronto a forzarla. È una questione di attimi, forse, col senno di poi, il posto giusto nel momento giusto. Il ladro, colto di sorpresa, prende e fugge. «È stato puro istinto, mi sono buttata dietro senza aver il tempo di valutare i rischi». Ce lo racconta Elisa, clavesanese di 23 anni che gestisce con la mamma il bar “Queen Cafè” a Magliano Alpi. La scorsa domenica, poco dopo le 19 e 30, era in auto con il fidanzato, Gabriele (27 anni, di Piozzo). Stavano rientrando da Cuneo dopo una normale gita in montagna. Mentre passano davanti al bar, lungo via Autostrada, notano però qualcosa di strano. «C’era una persona, all’apparenza un ragazzo, appoggiato al davanzale della finestra al piano. A quell’ora il locale era chiuso, così come il cancello del cortile antistante. Il mio fidanzato ha fatto marcia indietro per poter controllare meglio». La prima a scendere dall’auto è proprio Elisa. Si trova davanti la scena descritta in apertura: l’uomo, incappucciato, abbandona il martelletto e scappa via di corsa. «Si è buttato nei campi, in mezzo a un canale irriguo. Saltava da una parte all’altra come un grillo. Io l’ho rincorso fino a dove c’è il ristorante, nella zona del campo sportivo. Un po’ di gente si trovava all’esterno e ho chiesto loro se avessero visto passare qualcuno di corsa. Mi hanno indicato l’ingresso del passaggio che porta agli spalti del campo. Quando sono arrivata alle tribune, ho notato che era tutto chiuso e cintato. Lui si era nascosto dietro un cespuglio e cercava di oltrepassare la rete. Dall’altra parte però il passaggio era bloccato da Gabriele, che nel frattempo mi aveva prontamente raggiunto. Il fuggitivo si è sentito chiuso e si è fermato. Non c’è stata una colluttazione. Anzi, ha anche provato a scusarsi, con la promessa di ripagare al danno procurato se non avessero dato l’allarme». Elisa e Gabriele non lo ascoltano, il tempo di prendere il telefono e parte subito la chiamata ai Carabinieri. «Vogliamo ringraziare le Forze dell’ordine – aggiunge ancora Elisa –: sono arrivate da Carrù davvero nel giro di pochissimi minuti». L’uomo, sui 40 anni, viene fermato e portato via. Verrà poi denunciato per tentato furto. Le indagini sono in corso, anche in considerazione del fatto che nella stessa giornata era stato effettuato un altro furto, sempre a Magliano, all’Hotel “La Locanda” nella zona dell’ex Cesar Palace. Al vaglio degli inquirenti ci sono le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate in paese, alla ricerca di eventuali complici. Il lavoro dei Carabinieri, grazie alla prontezza di riflessi di Elisa e Gabriele, ha fatto sì che l’uomo non la facesse franca. L’inseguimento, in tutto, si è protratto per quasi 20 minuti. «Siamo soddisfatti di come è andata a finire. Fortunatamente non abbiamo subìto danni, ci è venuto naturale intervenire. Senza aver proprio avuto il tempo di pensare. Solo dopo abbiamo realizzato davvero quanto era accaduto».