Grande emozione, oggi pomeriggio a Piozzo, per l'inaugurazione ufficiale della mostra fotografica diffusa in centro paese "Indimenticabile Piozzo", omaggio del Comune alla figura di Jacques Henri Lartigue.
Il sindaco Antonio Acconciaioco, il vicesindaco Sandro Scotto, il curatore Denis Curti e tutta l'Amministrazione comunale, accompagnati dai "Volontari per l'arte" del paese, hanno guidato i numerosi presenti alla scoperta dell'allestimento appena realizzato. 12 scatti piozzesi di Lartigue, riprodotti su pannelli di grandi dimensioni, compongono un percorso di visita "ad anello" che coinvolge buona parte del centro storico, passando tra i luoghi a lui più cari, compresa l'abitazione dell'artista, e che resterà visibile a tutti per un anno.
«Il celebre “fotografo della Belle Epoque” amava trascorrere le sue estati qui, nel paese d’origine della moglie Florette Ormea e proprio a Piozzo ha scattato numerose fotografie, alcune delle quali ora sono famose in tutto il mondo» ha spiegato il sindaco durante la presentazione –. Vogliamo rendere omaggio ad un grande artista, che inizialmente in paese forse non era stato apprezzato o “capito” come avrebbe meritato. I suoi scatti sono stati esposte in tutto il mondo: a Tokyo, Philadelphia, New York, Venezia. Ora tocca a Piozzo».
Il cortile della casa: apertura eccezionale
Durante la visita d'apertura del circuito, eccezionalmente, i presenti hanno potuto anche visitare il cortile interno dell'abitazione di Lartigue, dove è stato esposto anche un cavalletto da pittura originale (altra sua passione), appartenuto proprio all'artista.
Il ricordo di Felicina Priola: «Lo vedevamo come un tipo strano. Fotografava i funerali»
«Lartigue è venuto ogni estate a Piozzo, tra gli anni ’60 e la metà degli anni ’80 – ricorda Felicina Priola, memoria storica del paese e appassionata d’arte –. Per noi era un tipo un po’ strano. Andava in giro in maglietta e pantaloncini bianchi, scattando fotografie. Fotografava anche i funerali. Quasi nessuno aveva capito la sua arte, all’epoca. Lui e Florette vivevano alla “bohémien” e qui sicuramente non eravamo “pronti”.
“Baladin” omaggia l’artista, con una speciale etichetta
Per festeggiare l’evento e omaggiare il grande fotografo, “Baladin” ha pensato ad una birra celebrativa. Sono state prodotte alcune bottiglie con una speciale etichetta raffigurante la casa piozzese dell’artista, che verranno distribuite agli ospiti durante l’inaugurazione.
La mostra è stata organizzata in collaborazione con la Donation Lartigue, il Ministére de la Culture (Francia) e la Fondazione Ferrero di Alba, con il contributo di Banca Alpi Marittime, Fondazione Crc e Fondazione Crt.