«Dobbiamo capire come sta andando la Pro Loco e cosa sta facendo» questa è la domanda proposta dal presidente Giorgio Re all’inizio dell’assemblea ordinaria dei soci di venerdì sera, una riunione pubblica, per portare a conoscenza «cose che ci sono state dette, ci sono situazioni che ci hanno portato a non lavorare in serenità». Ha il sapore di una resa dei conti l’assemblea che è seguita, a cominciare dalla prima, durissima, parte in cui il presidente ha riepilogato gli ultimi scambi con l’Amministrazione comunale. Il carteggio occorso tra il Municipio e il direttivo dell’associazione, che testimonia un clima non particolarmente sereno tra le parti. L’oggetto del contendere in questo caso è legato al Settembre Peveragnese, ma è evidentemente uno strascico del caso esploso a inizio anno, legato alla comunicazione che la Pro Loco, per mancanza di volontari, non avrebbe seguito l’organizzazione della Sagra della Fragola. In seguito, l’insorgere di voci di paese e ad altre incomprensioni. Così l’Amministrazione comunica tramite mail e pretende risposte scritte, evitando di lasciare al "Verba volant" altri accordi. Inoltre, sono in ballo questioni di soldi: contributi promessi, stanziati e non ancora erogati, e allo stesso tempo mancanza di rendicontazioni da parte dell’associazione non presentate. «Siamo stati tagliati fuori – commenta Giorgio Re – invece di chiederci di cosa avessimo bisogno e supportarci l’Amministrazione comunale ci considera un magazzino di attrezzature e ha già deciso a chi affidare altri compiti. Pertanto ci impegneremo unicamente nell’organizzazione della Fiera di Sant’Andrea e di Natale in Contrada».
Renaudi: «Non c’è più un clima di collaborazione, proporremo di sciogliere la convenzione»
Presente, il sindaco Paolo Renaudi, ha dato la propria versione dei fatti: «Vorrei ricordare che è il Comune a gestire gli eventi del territorio, in collaborazione con le associazioni. Con la Pro Loco di fatto non c'è più comunicazione: nessuno ci ha informato che il “Settembre Peveragnese” era già in calendario della Pro Loco, ci era stato detto che non intendevano farsi carico dell'organizzazione di altre manifestazioni se non "NAtale in Contrada". Ci sono state irregolarità amministrative da parte del direttivo che sono state fatte notare. È vero che siamo in ritardo con i contributi, ma non c’è solo la Pro Loco da sistemare, sono tante le associazioni in questa situazione. Sistemeremo la cosa. In ogni caso non c’è evidentemente più un clima di fiducia tra le parti, anche per questo abbiamo preteso risposte scritte. Per noi la convenzione tra Comune e Pro Loco non è più stata rispettata, e salterà a meno che stasera non si decida una soluzione diversa, o si elegga un direttivo un po’ più sereno nei confronti dell’Amministrazione. Non abbiamo saputo niente di quello che la Pro Loco aveva in programma di organizzare». Inoltre, il sindaco ha lamentato l’episodio di una riunione a porte chiuse, tenutasi con il presidente Giorgio Re, registrata a insaputa di tutti e fatta circolare. Nella seconda parte, più improntata al dibattito, alla presenza di alcuni presidenti delle associazioni e dei comitati frazionali, è stato riportato un disagio e un malcontento crescente in paese, sia per i rapporti, ormai deteriorati, tra l’Amministrazione comunale e l’associazione, sia per la gestione dell’associazione stessa e in particolare dei volontari, con incomprensioni varie che hanno portato molti peveragnesi a non voler collaborare con la Pro Loco. La richiesta al direttivo Pro Loco è in sostanza quella di ricostruire, con pazienza, un rapporto con l'Amministrazione e soprattutto con il paese, in modo da poter nuovamente contare su forze maggiori.
In conclusione della riunione, ha preso ancora la parola il sindaco, Paolo Renaudi: «È evidente che questa linea di gestione ha fatto qualche danno. Penso che la cosa più onesta sia rimettere il mandato e poi eventualmente ricandidarsi, perché qui nessuno vuole cacciare nessuno e nessuno vuole impedire a nessuno di spendersi per la Pro Loco. Ma è evidente che serve fare chiarezza in modo inequivocabile sui rapporti tra Pro Loco e Comune. LA Pro loco è un ente che collabora con il Comune nella promozione del territorio, non un'associazione che decide di fare o non fare. Soprattutto ci sono stati dei problemi nella gestione dei volontari, cosa che io ho sempre detto in assemblea. Non vengono trattati bene e non vengono valorizzati come si deve Bisogna cambiare qualcosa nella gestione delle persone. Voi avete delle belle idee e io non ho mai negato di esserne stato soddisfatto, nè ho mai negato il mio sostegno. Il problema è la gestione delle persone». Al termine della riunione il presidente Giorgio Re ha concluso: «Chiedo un'ultima riunione con l'Amministrazione comunale se vogliamo salvare la situazione» e la riunione si è conclusa con l'auspicio di un rinnovo almeno parziale del direttivo, con l'ingresso di nuove persone.