Matteo “Lino” Repetto, di Albissola Marina, aveva solo 20 anni quando si ritrovò davanti la truppa di nazisti. Era solo, con la mitragliatrice in mano, nel curvone che da Clavesana conduce allo Sbaranzo, in quella che si chiama località Grillo. Fu ferito quattro volte prima di trovare la morte, il 15 novembre 1944. Verrà insignito con la medaglia d’argento alla memoria. Seguendo il “fil rouge” del ricordo, sabato scorso, una rappresentanza da Albisola Superiore, capitanata dal sindaco Maurizio Garbarini con l’assessore Massimo Sprio, e da Albissola Marina ha fatto visita ai nostri luoghi della memoria, accompagnata dalle Sezioni Anpi di Mondovì e Carrù. Dapprima il gruppo si è recato in omaggio al Sacrario partigiano di Bastia per poi proseguire a Clavesana, presso la lapide che ricorda tuttora il sacrificio del partigiano Matteo Repetto. A tenere viva la memoria era presente il nipote Lino Ferrari (già sindaco di Albissola Marina) con i professori Stefano Casarino, presidente Anpi Mondovì, Rosita Oreglia, presidente Anpi Carrù, l’Anpi di Albisola Superiore, la vice presidente Aned Monica Pastorino e l’assessore Mattia Clerico a rappresentanza del Comune di Bastia. Al partigiano Repetto è stata titolata una via ad Albissola Marina e la sua storia è narrata nel libro “Da Boves a Clavesana, vita, esperienze e lotte del partigiano albissolese” scritto da Giuseppe Milazzo.
Dalla Liguria a Clavesana nel ricordo di Matteo Repetto, partigiano ucciso
Una delegazione da Albisola Superiore e Albissola Marina accolta in Langa, dalle sezioni Anpi di Mondovì e Carrù