Più che il danno economico, per i titolari è stato un mezzo shock. Ha quasi dell’incredibile il doppio furto avvenuto nell’arco di due notti alla “Ecat” di Mondovì. Tra martedì 19 e mercoledì 20 sono state rubate undici campane, del peso di oltre 100 kg.
I ladri sono poi tornati nella notte di giovedì, appena due giorni dopo. Questa volta il bottino ammonta ad altre tre campane. L’azienda è unica in città e nei dintorni: fondata oltre 50 anni fa, fabbrica campane di ogni tipo. I ladri si sono introdotti all’interno della ditta forzando il cancello e, con ogni probabilità, facendo affidamento su un mezzo pesante per il trasporto. Nonostante abbiano scelto di portare via le campane più “piccole”, è assai probabile che abbiano utilizzato un mezzo dotato di un qualche tipo di braccio meccanico per sollevarle.
Non si trattava di campane nuove, oppure pregiate per storia e provenienza, quanto piuttosto di “cimeli”, non più in grado di suonare, conservate spesso come stoccaggio o per semplice esposizione.
Difficile anche pensare che le abbiano rubate per fonderle e recuperare il bronzo, impresa troppo “da addetti ai lavori” e forse addirittura impossibile vista l’età delle campane. L’ipotesi: potrebbero essere rivendute come oggetti decorativi, magari per giardini o interni, sul mercato nero
d’antiquariato.
Il furto è ovviamente stato denunciato ai
Carabinieri di Mondovì, che stanno portando avanti le indagini e visionando le immagini di videosorveglianza attorno all’area. Il cortile, dove erano state sistemate, le campane ora è stato completamente sgomberato.