La nuova edizione del Festival dei Giovani Musicisti “Sarà intitolato a Ludemann”

È stata presentata presso la sede dell'Academia Montis Regalis la nuova edizione del festival dei Giovani Musicisti Europei, alla sua seconda edizione organizzata dall' Academia. La rassegna da quest' anno prenderà il nome di Lutz Ludemann, che la fondó nel 2016.
All' inaugurazione, condotta da Maurizio Fornero, direttore artistico, e da Dino Bosco, musicologo, ha partecipato anche il sindaco,Luca Robaldo, che ha dato ragguagli circa lo stato della riorganizzazione della fondazione "Siamo in attesa che la Regione indichi il nuovo presidente, dopo che ci era stato proposto un nominativo secondo noi non all' altezza dal punto di vista del curriculum musicale. Dovrebbe esserci comunicato a breve. L'Academia è un ente che forma centinaio di musicisti l'anno: è un centro d'eccellenza ed è importante che si sappia cosa significa per la città la sua presenza. Sarebbe interessante organizzare un evento in comune per fare comunicazione in tal senso "

Il festival 2023 si apre con il concerto d'anteprima seguito alla conferenza stampa, dedicato all' eredità di Corelli nel barocco europeo

 Proseguirà con cinque appuntamenti dal 28 ottobre. Oltre al concerto d'apertura in consueto orario pomeridiano serale, gli altri appuntamenti seguiranno tutti la formula della matinée introdotta da Lutz. Oltre alla sala Ghislieri alcuni appuntamenti, come in passato, saranno nella sala del Circolo sociale di lettura di Piazza.

Nel corso del pomeriggio è intervenuta anche Maria Grazia Ludemann, che ha ripercorso la storia del festival e ricordato il marito, mancato questo inverno a febbraio. Inoltre ha portato il proprio saluto anche Claudia Rozio Carbone, presidente degli Amici dell' Academia.

IL PROGRAMMA 

Aspettando il Festival L'EREDITÀ Dl CORELLI NEL BAROCCO EUROPEO 

Sabato 7 ottobre 2023 — ore 17 Sala Ghislieri Via Francesco Gallo — Mondovì 

I Giovani dell'Academia Montis Regalis Marco Ceccato, direttore Opere di Antonio Vivaldi, Georg Friedrich Handel, Arcangelo Corelli e Charles Avison Precede Conferenza Stampa di presentazione Festival GME ore 16 — Sala Pugnani 

IL BAROCCO TEDESCO TRA ITALIA E FRANCIA 

Sabato 28 ottobre 2023 — ore 17 Sala Ghislieri Via Francesco Gallo — Mondovì 

I Giovani dell'Academia Montis Regalis Fabio Bonizzoni, direttore.

Opere di Georg Friedrich Handel, Johann Adolf Hasse e Georg Philipp Telemann 

 

ROMANTICISMI Clarissa Bevilacqua, violino

Domenica 5 novembre 2023 — ore 11 Circolo Sociale di Lettura Via Francesco Gallo — Mondovì 

Opere di Fritz Kreisler, Eugène Ys'aye, Nalhan Alilstein e Johann Sebastian Bach 

 

GIOVANI CEMBALISTI CRESCONO

Domenica 12 novembre 2023 — ore 11 Sala Ghislieri Via Francesco Gallo — Mondovì
I Giovani dell'Academia Montis Regalis Andrea Marchiol, direttore
Opere di Johann Sebastian Bach, Pietro Antonio Locatelli, Georg Muffat e A. Vivaldi


ALLE PRIME LUCI — IL NASCENTE CLASSICISMO TRA MILANO E VIENNA

Domenica 19 novembre 2023 — ore 11 Sala Ghislieri Via Francesco Gallo — Mondovì
I Giovani dell'Academia Montis Regalis Enrico Onofri, direttore
Opere di Giovanni Battista Sammartini, Gregor Joseph Werner, Franz Joseph Haydn e Wolfgang Amadeus Mozart


SUGGESTIONI ROMANTICHE

Domenica 26 novembre 2023 — ore 11 Circolo Sociale di Lettura Via Francesco Gallo — Mondovì
Caterina Isaia, violoncello Clarissa Carafa, pianoforte
Opere di Ludwig van Beelhoven, Robert Schumann, Johannes Brahms, Jeno Hubay

LA RASSEGNA 2023

Confermando il collaudato format di una rassegna entrata da molti anni nel cuore degli appassionati di musica del Monregalese, anche quest'anno il pubblico potrà ascoltare alcuni dei giovani musicisti più promettenti del panorama concertistico internazionale, ai quali si aggiungeranno quattro concerti che vedranno protagonista l'orchestra giovanile dell' Academia Montis Regalis, che per l'occasione sarà diretta da quattro noti specialisti del repertorio preromantico. Nel corso dei sei concerti in programma — uno in più rispetto all'anno scorso — sarà delineato un vasto affresco di tre secoli di storia della musica, partendo dai capolavori barocchi di Johann Sebastian Bach e Georg Friedrich Handel (ospiti fissi di innumerevoli concerti tenuti dall'Academia Montis Regalis in oltre 30 anni) e dalle raffinate sinfonie del Classicismo, per arrivare alle suggestioni romantiche di Ludwig van Beethoven, Robert Schumann e Johannes Brahms e alle brillanti fantasie virtuosistiche dei celebri violinisti Fritz Kreisler, Eugène Ysaye e Nathan Milstein, che fecero delirare i pubblici di tutto il mondo tra Otto e Novecento. La rassegna si aprirà sabato 7 ottobre alle 17 nella splendida cornice della Sala Ghislieri di Mondovì con L'eredità di Corelli nel Barocco europeo, concerto che vedrà protagonista l'orchestra barocca dell'Academia Montis Regalis diretta da Marco Ceccato, noto violoncellista e direttore filologo in vertiginosa ascesa. Il programma sarà imperniato sul concerto grosso, un genere che conobbe una straordinaria fortuna tra le fine del XVII e i primi decenni del XVIII secolo. Il maestro riconosciuto di questo genere fu Arcangelo Corelli, autore dei Concerti grossi op. 6, una raccolta uscita postuma nel 1714, che divenne ben presto un ineludibile modello per i compositori di tutta Europa. Oltre a un lavoro di Corelli, il pubblico potrà ascoltare una serie di opere di autori che risentirono in qualche maniera l'influenza del grande compositore di Fusignano, tra cui Antonio Vivaldi, Georg Friedrich Handel — che ebbe modo di scoprire i segreti dello stile corelliano durante il suo lungo soggiorno romano — e il poco noto alle nostre latitudini Charles Avison, allievo inglese di Francesco Geminiani (a sua volta allievo di Corelli), che scrisse una raccolta di pregevoli Concerti grossi basati sui temi delle sonate per clavicembalo di Domenico Scarlatti, figlio del grande Alessandro. L'Academia Montis Regalis sarà di nuovo in scena sabato 28 ottobre alle 17 in Sala Ghislieri sotto la guida di Fabio Bonizzoni, direttore milanese l'anno scorso ha ottenuto grandi consensi con il concerto Heindel parlava italiano. Il grande maestro di Halle sarà presente anche ìn questo nuovo programma, il cui titolo — Il Barocco tedesco tra Italia e Francia — va a indagare le radici dello stile strumentale che fiorì nei paesi di lingua tedesca nel corso del XVIII secolo. In quel periodo i signori più raffinati degli innumerevoli staterelli in cui era frammentata la Germania prima dell'ascesa della potenza prussiana erano soliti inviare i loro musicisti di maggiore talento a studiare in quelle che erano ritenute le culle della civiltà musicale e a queste inesauribili fonti di ispirazione si diressero anche moltissimi giovani musicisti desiderosi di cercare maggiore fortuna. In Italia sì recarono sia Handel sia Johann Adolf Hasse (che in seguito avrebbe anche sposato un'italiana, il celebre soprano veneziano Faustina Bordoni), che forgiarono il loro stile sulla incomparabile vena metodica del Bel Paese, distinguendosi entrambi nel repertorio vocale e in particolare nell'opera seria. A differenza dei suoi colleghi, Georg Phílip Telemann non andò a studiare né in Italia né in Francia, ma seppe esprimere come nessun altro l'idioma musicale delle nazioni europee, maturando una straordinaria ídiomaticità non solo negli stili francese e italiano, ma anche in quelli di paesi come la Polonia, l'Ungheria e la Boemia. Come sempre, questo concerto farà nascere l'eterna domanda: meglio il Barocco italiano o quello francese? Al pubblico l'ardua sentenza. Se è vero che nulla si ottiene dal nulla, non si può nemmeno negare che alcuni artisti nascono con un talento cristallino, al punto da poter essere considerati quasi dei predestinati. Questo è senza dubbio il caso di Clarissa Bevilacqua, violinista che ha esordito in pubblico all'età di appena nove anni e che oggi — a soli 21 anni — può contare su una carriera molto lusinghiera, che l'ha già vista applaudita protagonista di concerti sia in Italia sia all'estero e di registrazioni discografiche che dimostrano il suo interesse per il repertorio meno noto. Un'ulteriore conferma deriva dal concerto Romanticismi, che la Bevilacqua terrà domenica 5 novembre alle 11 al Circolo Sociale di Lettura di Mondovì, nel corso del quale eseguirà una delle celebri sonate per violino solo op. 27 di Eugène Ysaye una serie di spettacolari brani di Fritz Kreisler e di Nathan Milstein, due dei virtuosi di violino più acclamati del XX secolo, per chiudere poi con la meravigliosa Ciaccona di Johann Sebastian Bach, uno dei brani più amati — e complessi — del repertorio violinistico di tutti i tempi. Domenica 12 novembre alle ore 11 si tornerà in Sala Ghislieri per Giovani cembalisti crescono. un concerto tutto all'insegna della gioventù, con l'orchestra barocca dei Giovani dell'Academia Montis Regalis diretta da Andrea Marchiol che accompagnerà alcuni dei migliori laureati della classe di Clavicembalo della professoressa Francesca Lanfranco del Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Torino in una serie di concerti scritti nell'ultimo scorcio del Barocco. Così, tra un concerto di Johann Sebastian Bach, uno dell'immancabile Antonio Vivaldi e uno del compositore tedesco Georg Muffat, il pubblico potrà assistere ai primi passi della carriera di quelli che potranno diventare in un futuro non troppo lontano solisti acclamati nelle sale da concerto più prestigiose del mondo. contribuendo a rendere eternamente giovani musiche scritte secoli fa. Quando si parla di sinfonia, il pensiero corre immediatamente ai capolavori del trio formato da Franz Joseph Haydn, Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven, che portarono a vette di inaudita perfezione il genere principe della letteratura orchestrale. Non tutti conoscono, però, le origini della sinfonia, che ebbe tra i suoi padri nobili un compositore italiano, ossia Giovanni Battista Sammartini. Nel concerto Alle prime luci, in programma domenica 19 novembre alle ore 11 in Sala Ghislieri, l'orchestra dell'Academia Montis Regalis guidata da Enrico Onofri accompagnerà il pubblico alla scoperta degli esordi della sinfonia con opere virtualmente sconosciute di Sammartini e del suo contemporaneo austriaco Gregor Joseph Werner, abbinandole a due più tardi lavori giovanili di Haydn e di Mozart, che consentiranno di contestualizzare le linee evolutive della sinfonia nel periodo che vide la transizione dagli ultimi bagliori del Barocco e il rapido fiorire del Classicismo viennese. Il Festival dei Giovani Musicisti Europei si chiuderà domenica 26 novembre alle 11 nel Circolo Sociale della Lettura con il concerto della violoncellista Caterina Isaia e della pianista Clarissa Carafa. Per capire la statura artistica della ventunenne Caterina Isaia basterà dire che ha vinto il suo primo concorso internazionale ad appena 10 anni, un'affermazione che è stata seguita da numerose altre vittorie in competizioni di livello mondiale e da una carriera che non potrebbe essere più promettente. Lo stesso si può dire della pianista Clarissa Carafa, che nei concerti che ha tenuto ha sempre dimostrato di avere una straordinaria 'personalità artistica, oltre — ovviamente — a una impeccabile tecnica strumentale. Il programma che proporranno delinea un affascinante spaccato della produzione cameristica del XIX secolo, partendo dalla Sonata op. 102 n. 1 di Ludwig van Beethoven, per arrivare alla virtuosistica Fantasia sulla g van Carmen del compositore Hubay. Per finire ungherese , vale la pena di sottolineare il fatto che di questo lavoro — composto per violino e pianoforte — Caterina ha realizzato anche la trascrizione per violoncello e pianoforte vero fenomeno... 

 

 

 

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