L'attività d’indagine condotta dalla Sezione Antirapina della Squadra Mobile di Cuneo ha portato alla scoperta di un sodalizio criminale composto da una dozzina di persone a cui vengono contestati i reati di associazione per delinquere, furti, rapine e truffe in danno soprattutto di anziani. L’origine dell'operazione (dal nome “Black Friday” perché gli indagati uscivano soprattutto il venerdì) risale al maggio-giugno del 2021, quando nella zona del Cebano sono stati segnalati episodi di truffa e furto ad opera di soggetti che esponevano divise da vigile urbano, poliziotto o carabiniere oltre che da finti tecnici. Entravano nelle case fingendo fughe di gas con petardi o gas urticanti, inducendo così le persone a deporre l’oro e il denaro nel frigo o in forno per evitare una fantomatica contaminazione.
Alcune persone, nel tentativo di reagire venivano anche strattonati o spinti a terra: taluni sono dovuti ricorrere alle cure ospedaliere. I poliziotti della Sezione Antirapine della Mobile, guidata dall’allora responsabile Pietro Nen a cui è subentrato in corso d'opera il successore Giancarlo Floris, avevano individuato alcune autovetture di grossa cilindrata dall’analisi delle telecamere in strada. Venivano acquisite così informazioni sui possibili utilizzatori: nomadi sinti piemontesi dimoranti soprattutto nel circondario di Torino.
Ogni componente del sodalizio criminale aveva un compito preciso: c’era chi curava i sopralluoghi, chi faceva da autista, chi portava le auto in garage monitorati a distanza dalle telecamere onde evitare che gli investigatori potessero avvicinarsi senza essere notati. All’esito dell’attività tratte in arresto otto persone e altre quattro sono indagate in libertà: due erano i presunti ricettatori di parte della merce provento di furto.
La refurtiva recuperata
Gli oggetti asportati erano sicuramente molti di più rispetto a quelli rinvenuti. In un grosso laboratorio orafo di Torino il materiale era già pronto per essere fuso. L’attività non si è sviluppata solo nel Cebano: Cuneo, Torino, Asti, Alessandria, Milano, Savona, Como e Piacenza sono le province interessate. All’operazione hanno partecipato un centinaio di poliziotti degli altri uffici della Questura e le Squadre Mobili di Torino, Aosta, Asti, Vercelli, Biella, Novara, Verbania, Alessandria con i reparti prevenzione crimine di Torino e Genova. Gli episodi contestati sono in totale 27 furti in abitazione e 6 rapine dal luglio-agosto 2022 a gennaio 2023. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 1,5 chilogrammi d’oro (per un valore di circa 85mila euro al prezzo corrente), 27 kg di monete e argenteria varia (18mila euro di valore), 30mila euro in contanti e tre auto di grossa cilindrata. Tre dei soggetti arrestati avevano precedenti per rapine a mano armata ed erano stati coinvolti in passato in sparatorie con le Forze dell’ordine.
Le foto della refurtiva recuperata verranno pubblicate sul sito www.poliziadistato.it: si prega le persone che dalla visione riconoscano con certezza i loro oggetti a non esitare a contattare la Polizia. In provincia sono interessati i comuni di Ceva, Chiusa Pesio, Fossano, Saluzzo, Dronero, Borgo San Dalmazzo, Boves.