È finita stasera la presidenza di Giorgio Re e del suo direttivo alla testa della Pro Loco di Peveragno. Subentrato a Daniele Cordoni nel 2021, Re ha concluso con l'assemblea dei soci della Pro loco la propria esperienza alla guida del sodalizio, comunicando la propria decisione, arrivata in seguito a un periodo di dissapori e discussioni culminati in un' infuocata assemblea pubblica (svoltasi a settembre) a cui hanno partecipato anche i rappresentanti dei comitati di frazione. Stimolato da alcuni presenti, Re ha glissato sulla disamina delle motivazioni alle dimissioni, invitando a riguardare la registrazione pubblicata sulla pagina Facebook della Pro Loco di Peveragno dell' assemblea del 15 settembre (trasmessa in diretta sui social). "Inutile stasera rivangare le polemiche - ha dichiarato - possiamo semplicemente dire che lo facciamo a malincuore, ma che non ci stavano più bene determinate cose e quindi ci siamo chiesti "chi ce lo fa fare?". Lasciamo un'associazione coi conti in ordine anche se con pochi volontari".
L'assemblea è stata chiamata a esprimersi sulla decisione di votare subito un nuovo direttivo. Infatti, a causa di un errore formale, l'assemblea è stata convocata in forma ordinaria, mentre per l'elezione di un direttivo sarebbe stato necessario l'attributo di straordinaria e un diverso ordine del giorno. È stato deciso di votare.
L'assemblea a questo punto, però, si è spaccata, con la polemica sollevata da Pierangelo Mattalia, (anche consigliere comunale di minoranza) che ha lamentato mancati inviti formali alla serata e ha criticato la sottoposizione di un elenco di candidati senza che prima queste fossero stati comunicati. La mozione ha avuto l'appoggio di alcuni soci. In seguito alle polemiche il presidente Giorgio Re ha deciso di rimandare le elezioni (a causa dell' errore formale era impossibile procedere senza l'unanimità dei soci presenti) causando ulteriori polemiche, con una salva di critiche da parte di alcuni del pubblico. Alcuni malumori indirizzati ai politici presenti, particolarmente agli intervenuti nel corso delle discussioni, ovvero il sindaco Paolo Renaudi e il consigliere Pierangelo Mattalia (in particolare Mattalia è stato protagonista di un vivace scambio con due persone dell'assemblea, degenerato anche in insulti e turpiloquio indirizzati alla sua persona). L'assemblea si è sciolta così tra rabbia e sconcerto dei presenti. C'è naturalmente la preoccupazione per la sorte della fiera di Sant' Andrea a fine novembre: il rinvio dell' entrata in carica di un nuovo direttivo pome una serie ipoteca sulla possibilità di avere una Pro Loco operativa in tempo utile.