“Il Piemonte è tra le prime Regioni in Italia a regolamentare le politiche per lo sviluppo delle competenze, l’occupazione e l’inclusione attraverso un quadro normativo strategico, programmatorio e di governance”, ha proseguito l’assessore, puntualizzando che “stabilire criteri di raccordo e integrare i servizi è fondamentale soprattutto quando si parla di contrasto alla dispersione scolastica, di sostegno dei giovani Neet, di adulti disoccupati e di risposta ai fabbisogni delle imprese: basta lavorare per compartimenti stagni, è ora di ragionare per vasi comunicanti. Questa legge è quindi l’occasione per dare al Piemonte un’impronta nuova, un obiettivo ambizioso, ma al passo con le esigenze delle persone e del mondo produttivo in un’ottica di perfezionamento di un sistema già solido e strutturato”. La legge è il risultato di un ampio processo di confronto che ha consentito di accogliere le numerose sollecitazioni di tutto il partenariato sociale e istituzionale per rendere più efficace la governance integrata delle politiche e degli interventi propri dei sistemi di formazione, orientamento permanente e lavoro, semplificando i processi attuativi, potenziando l’integrazione tra attori pubblici e privati e migliorando la qualità dei servizi attraverso una programmazione orientata ai fabbisogni delle persone e delle imprese e al risultato, occupazionale in primo luogo. Una connessione tra le politiche della formazione e dell’occupazione sempre più necessaria e di grande attualità nel contesto di riforma avviato con il Pnrr e con la nuova programmazione 2021-2027 dei fondi strutturali europei, e che rifugge dall’erogazione di sussidi meramente assistenziali. Il provvedimento dispone inoltre un’importante semplificazione normativa, accorpando nei 64 articoli tutte le disposizioni regionali in materia di formazione professionale e lavoro. "Per l' attuazione di questa legge - ha poi anticipato l’assessore Chiorino - nelle prossime settimane si dovranno adottare diversi atti del Consiglio e della Giunta che prevedono il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro, dell'Anci, delle associazioni comparativamente più rappresentative costituite a livello regionale sul tema della disabilità. Un importante lavoro corale, nel rispetto delle proprie competenze e prerogative, per la definizione del migliore quadro strategico che dovrà sostenere la Regione nelle importanti e profonde transizioni da affrontare nei prossimi anni”.
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Regione Piemonte: gli ambiziosi obiettivi della nuova legge per il lavoro e la formazione