Martedì 21 novembre, nella “sala rossa” della Provincia di Cuneo, è arrivata una vera e propria “pioggia di no”, da parte degli esperti interpellati in merito al progetto della Cement Srl per la costruzione di un deposito di rifiuti pericolosi nell’area artigianale di Clavesana. Forti perplessità e numerosi interrogativi, specialmente di carattere ambientale, sono emersi in Conferenza dei servizi praticamente da tutte le parti in causa con diritto di intervento: Comune di Clavesana, Asl Cn1, Arpa Piemonte, Vigili del fuoco, Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio, Calso, Alac (acquedotto delle Langhe), settore tutela del territorio della Provincia e Gal Mongioie. Il presidente, sentite le relazioni prodotte, compresa quella inviata dal “Comitato per il no”, ha disposto una “pausa” di dieci giorni, entro la scadenza dei quali i tecnici e gli avvocati dell’azienda saranno chiamati a produrre tutte le integrazioni e le controdeduzioni richieste. In caso contrario, l’impianto di deposito rifiuti non verrà autorizzato.
Fischietti, slogan e striscioni: un centinaio di manifestanti davanti al palazzo della Provincia
La stessa mattina, un centinaio di manifestanti, arrivati con due pullman da Clavesana di prima mattina, ha pacificamente “invaso” i portici del palazzo della Provincia. Sulla spinta del Comitato "Clavesana dice no allo stoccaggio di rifiuti pericolosi" che ha raccolto quasi 500 firme, la popolazione ha espresso ancora una volta il suo dissenso al progetto presentato dalla Cement Srl per la costruzione di un deposito di rifiuti pericolosi nell'area artigianale di Clavesana. I manifestanti, “armati” di rumorosissimi fischietti, con slogan, striscioni e cartelloni, hanno "occupato" l’area per qualche ora, proprio mentre all'interno del palazzo era in corso la Conferenza dei servizi. Oltre ai già citati partecipanti alla riunione, hanno potuto presenziare come uditori (in presenza o in streaming) i sindaci dei sette Comuni che confinano con Clavesana: Bastia Mondovì, Belvedere Langhe, Carrù, Cigliè, Farigliano, Marsaglia, Murazzano e Rocca Cigliè, non invitati in prima battuta, ma ammessi successivamente, dopo specifica richiesta.
Il consigliere regionale Martinetti: «Un progetto che fa acqua da tutte le parti»
«Un progetto che fa acqua da tutte le parti, è quanto emerso in estrema sintesi dalla Conferenza dei servizi odierna sul deposito rifiuti di Clavesana – commenta il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Ivano Martinetti –. Decine di osservazioni puntuali da parte delle istituzioni, una buona fetta del tessuto produttivo provinciale che ha espresso massima preoccupazione, cittadini e amministratori locali infuriati. Ce n'è abbastanza per prendere una posizione netta di contrarietà. E invece la Giunta regionale continua a tacere. Da parte nostra proseguiremo questa battaglia insieme a cittadini, Comitato, imprese e amministrazioni locali per tutelare il territorio e le sue eccellenze».