Dopo Tiziano, Tintoretto e Veronese altri grandi maestri della pittura italiana sbarcano a Cuneo, al Complesso Monumentale di San Francesco. Sarà possibile ammirare a Cuneo fino a marzo i tesori più preziosi della collezione della Santa Casa di Loreto. Sette tele di Lorenzo Lotto, più due affreschi di Pellegrino Tibaldi. L'allestimento, curato da Vito Punzi, riproduce le disposizioni originali dei quadri, come erano state pensate originariamente dall'artista. Si tratta quindi di un'occasione ancora più unica di ammirare le opere esattamente come sarebbero state disposte nella Basilica. L'esposizione è ancora una volta frutto della collaborazione e della sinergia tra Intesa San Paolo e Fondazione CRC. A vararla nel pomeriggio di venerdì 24 novembre, erano presenti entrambi i presidenti, Gian Mario Gros-Pietro per Intesa, Ezio Raviola per la CRC. C'era anche il curatore, Vito Punzi, che ha descritto in una visita guidata esaustiva le caratteristiche delle opere ed ha inquadrato il contesto di quello che è stato un formidabile incontro. E proprio l'incontro, come segnalato dallo stesso curatore, è il filo rosso nascosto che tiene insieme tutto il progetto. L'incontro tra due grandi enti bancari, logisticamente, ma anche l'incontro tra un giovane di belle speranze, Pellegrino Tibaldi, e l'ormai anziano Lorenzo Lotto, approdato al Santuario della Santa Casa di Loreto dopo una vita trascorsa a girovagare per l'Italia, come tanti colleghi, inseguendo commissioni e incarichi. L'esposizione racconta un polo spirituale fondamentale per lo Stato Pontificio, il Santuario di Loreto, un cantiere aperto di talenti, dove aveva operato anche Donato Bramante. E l'incontro tra Tibaldi e Lotto è stato a lungo sminuito, anche perché il primo non aveva trent'anni, il secondo superava i settanta ed era gravemente menomato agli occhi. Eppure il contatto tra i due potrebbe essere stato ben più rilevante di quanto non si sia a lungo pensato: lo svela Punzi nel saggio pubblicato sul catalogo dell'esposizione, analizzando quanto rimasto di Tibaldi a Loreto: proprio i due affreschi staccati dal muro che sono stati esposti a Cuneo. Nella sua lettura rintraccia influenze dell'anziano artista. La mano di Lotto e la sua straordinaria pittura sono ben testimoniate dai sette dipinti con cui si apre la mostra. Una festa di colori, una mano straordinaria, in cui si colgono echi di altri grandi maestri. Ma soprattutto la finezza psicologica nell'indagine dei personaggi, nella vitalità degli sguardi, nell'attenzione ai dettagli. Ed è magnifico scoprire, alle spalle delle figure principali della Deposizione di Cristo, alcuni minuscoli bagnanti immersi nel fiume in lontananza, nel paesaggio. L'attenzione al dettaglio, la grazia che pervade i dipinti, che si coglie anche nello sguardo del lucifero che si abbatte al suolo, cacciato dall'arcangelo. L'ultima sezione della mostra è dedicata al Piemonte e alla tradizione di devozione alla Madonna Lauretana che ha visto fiorire sul territorio edifici religiosi di straordinario pregio. Anche questo è a suo modo un incontro, una mano tesa tra la Santa Casa di Loreto e i suoi fedeli piemontesi, tra l'arte fiorita tra le colline marchigiane e tra quelle di casa nostra.
«Abbiamo proseguito l'esperienza che abbiamo cominciato lo scorso anno, siamo diventati nazionali – chiosa il presidente della CRC RAviola –: questa mostra porterà gente da tutta Italia, grazie alla grande collaborazione che abbiamo instaurato con Intesa San Paolo. L'arte è il tema che è cresciuto di più nella fondazione: quest'anno abbiamo nove bellissime tele qua esposte, parliamo di Lorenzo Lotto e Pellegrino Tibaldi. Andremo nei comuni del territorio per promuovere la mostra e parlare di arte. Porteremo qui tante scolaresche perchè vogliamo far crescere la voglia di arte e di cultura. Inoltre tutto l'allestimento per questa mostra sarà riciclato per le prossime esposizioni, all'insegna della sostenibilità ambientale».
«Pensiamo che la cultura sia importante sia nell'economia che nella finanza, particolarmente in Italia, paese che ha il maggior patrimonio culturale al mondo. è all'interno del processo di crescita democratica delle persone, e del progresso civile della nazione e una banca ha il dovere di contribuire a questo processo» il commento di Gros Pietro, presidente di Intesa San Paolo.
La mostra è a cura di Vito Punzi, direttore del Museo Pontificio Santa Casa di Loreto, e vede il supporto organizzativo di MondoMostre. La mostra sarà aperta al pubblico fino a domenica 17 marzo con ingresso gratuito, secondo i seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30 e nei weekend con orario continuato dalle 10 alle 19.30. L’esposizione sarà accompagnata da un fitto programma di visite guidate, attività laboratoriali ed eventi collaterali ad iniziare dalle visite gratuite inaugurali che si terranno sabato 25 e domenica 26 novembre alle ore 15.30 e alle ore 18. Domenica 26 novembre alle ore 16, in collaborazione con Feliz, si terrà la visita spettacolo di e con Elisa Dani, dedicata alle famiglie con bambini dai 7 anni, dal titolo “Il mio volto è la mia CASA: e se vola è ancora meglio!”. Per partecipare alle iniziative, tutte gratuite, è necessario prenotarsi sul sito www.fondazionecrc.it. I possessori del biglietto di ingresso alla mostra avranno diritto ad accedere con tariffa ridotta alle Gallerie d’Italia di Torino, Milano, Vicenza e Napoli fino al 30 giugno 2024.