Come annunciato dal vescovo all’avvio dell’anno pastorale, c’è per la comunità cristiana un appello mirato alla preghiera in vista dell’anno santo 2025. Per questa ragione, il ritiro di Avvento per i presbiteri, animato da p. Cesare Falletti, monaco cistercense, già priore al Monastero “Domins Tecum” di Pra ‘d Mill sopra Bagnolo P.te, è stato impernato sull’importanza della “Lectio divina”, nella consapevolezza di essere il popolo dell’ascolto di una Parola che interpella il cuore di ciascuno. Un ascolto che fa riconoscere Dio che parla e che pone nell’attitudine di aprirsi all’altro, un po’ “esuli da se stessi”. Convinti che “per essere ascoltati occorre innanzitutto imparare ad ascoltare”. Con la Bibbia in mano che non va aperta solo per studio ma che va accolta nella misura in cui fa incontrare il volto di Dio, rispondendo ad un desiderio di pienezza come dice il salmo: “Di Te ha sete l’anima mia”. E la Parola nella Scrittura è un’ondata inesauribile, che si fa risorsa unica nell’ascolto. Ed esige di farsi poveri per raggiungere i poveri, in un dialogo che salva perché avvicina, ricomprende, ingloba. I Salmi sono un tesoro autentico nella Scrittura che si fa preghiera nel gusto impareggiabile dell’incontro col Padre.
P. Cesare Falletti ha proposto quindi una rilettura del mistero evento dell’annunciazione a Maria in cui rintracciare il profilo di una “lectio divina” che cambia la vita e la storia, in un ascolto intelligente e disponibile, alla ricerca di risposte di valore.
Infine due frutti della “lectio divina”: la contemplazione e la conversione, tracciando un cammino da credenti che con la Scrittura mai si sentono o si ritrovano soli.