Grande partecipazione di pubblico, la mattina di sabato 2 novembre nel salone della Casa protetta di Bastia, in occasione della presentazione del volume di Aldo Riccardi "Binari tra le valli dell’Ellero e del Tanaro". Dopo i saluti del sindaco Francesco Rocca, del consigliere regionale Paolo Bongioanni e del consigliere provinciale Pietro Danna, l'autore ha dialogato con Gianni Rinaudo, ripercorrendo, anche attraverso le immagini, gli anni d'oro e la "caduta" di due ferrovie che hanno fatto la storia del Novecento nel Monregalese e non solo: la Mondovì-Bastia (dismessa il 1º gennaio 1986) e la Bra-Ceva (chiusa dopo l'alluvione del Tanaro del 1994, che danneggiò gravemente le infrastrutture).
Il sindaco Francesco Rocca ha ribadito la volontà dell’Amministrazione comunale di Bastia di recuperare innanzitutto il vecchio fabbricato della stazione, un immobile di pregio anche se ormai gravemente compromesso, di proprietà di Rfi, che potrebbe essere recuperato e riutilizzato, dando vita a molteplici progetti rivolti alla comunità. In secondo luogo, ormai da oltre un anno, l’Amministrazione comunale ha avviato i contatti proprio con Fondazione Fs. Il Comune ritiene infatti che il ripristino e un’ipotetica riapertura, come ferrovia storica, della linea Mondovì-Bastia (sul modello della Ceva-Ormea) potrebbero rappresentare un ottimo volàno anche dal punto di vista turistico, per l’intero territorio.
Il sindaco Rocca: «Questa ferrovia venne autorizzata 150 anni e fu costruita in soli 2 anni; un prodigio della tecnica per l'epoca. Speriamo possa tornare a nuova vita, sia per il recupero della stazione che era un gioiello e che ora sta andando a pezzi, sia per il volano turistico che si potrebbe creare».
Paolo Bongioanni: «Tornare ad una linea viaggiatori come un tempo sarà difficilmente possibile, anche per la Mondovì-Cuneo. Il recupero della ferrovi per eventi occasionali però è emozionante ed è possibile, sulla scia tracciata dalla Ceva-Ormea».
Anche il consigliere provinciale Piero Danna ha confermato la vicinanza della Provincia all'iniziativa, aggiungendo che sfruttare appieno le potenzialità del treno sarebbe anche un investimento serio dal punto di vista della mobilità green, abbassando le emissioni dei gas di scarico.
In esposizione un modellino della stazione di Bastia di Aldo Clerico e le storiche “littorine” marroni
Durante l’evento sono stati esposti in sala un modellino della stazione di Bastia e la riproduzione di un breve tratto ferroviario, con le storiche “littorine” marroni, le “ALn 772” alimentate a gasolio, un vero prodigio della tecnica per l’epoca (potevano raggiungere i 130 km/h), che viaggiarono sui binari della zona tra gli anni ’50 e gli anni ’80. L’allestimento è stato curato e realizzato da Aldo Clerico.