Grande feste ieri sera, giovedì 21 dicembre, a Palazzo Rosso dove si è svolta la consegna del premio “Castelli Carretteschi“, un riconoscimento che annualmente viene assegnato a coloro che si sono distinti per il loro impegno e contributo nel campo sociale, culturale, sportivo, turistico e ambientale nel comune di Cengio e nella Valle Bormida.
Il premio che prende il nome dai Castelli Carretteschi, anche dimore storiche presenti in Valle simbolo di storia e tradizione locale, vuole quindi valorizzare e promuovere le persone che si sono dedicate a far conoscere, crescere e preservare la bellezza e il patrimonio del territorio.
Un tributo, dunque, alle persone e alle organizzazioni che hanno contribuito in modo significavo al progresso e allo sviluppo delle diverse aree, promuovendo un senso di comunità e valorizzando le risorse locali. Il premio, ogni anno, viene assegnato in un Comune diverso della Valle e quest’anno, appunto, è toccato a Cengio.
In questa 5ª Edizione il riconoscimento è andato a: Giuseppe Grosso, donatore di sangue dal 1959, con 186 donazioni, membro dell’AVIS di Cengio dal 1961 e Presidente dal 1982, volontario della CRI per 20 anni in qualità di autista, ex vicepresidente dello Sci Club di Cengio, da 20 anni responsabile del Gruppo Carabinieri in pensione di Cengio; Gianpietro Meinero, fondatore dell’Associazione produttori e trasformatori della Zucca di Rocchetta, della Comunità del Cibo, della condotta Slow Food Valbormida, ha contribuito nel 2014 all’ottenimento di un posto sull’ARCA del Gusto Slow Food per la Zucca di Rocchetta. Luogotenente Carica Speciale Angelo Santin (alla memoria) per anni un punto di riferimento per tutti cengesi, ma soprattutto per i giovani, anche prestando il suo contributo presso la società sportiva Cengio Calcio, in qualità di allenatore delle squadre Giovanili; Don Bartolomeo Prato (Don Meo); Associazione Pro loco di Cengio A.p.s.; Comitato Croce rossa Italiana Cengio; Associazione “Un Sorriso per Tutti ODV”.