Qualche giorno fa, il 27 dicembre, all'età di 75 anni, è morta la giornalista argentina Maria Seoane. Scrittrice ed attivista, per buona parte della sua carriera concentrata sulle vicende legate al dittatore Jorge Rafael Videla, negli anni '70 aveva dovuto lasciare il Paese proprio per sfuggire alla sua dittatura. Era arrivata a Farigliano, ospitata nella vecchia scuola elementare di frazione Naviante, dove aveva vissuto per qualche anno.
Serena Milano, direttore generale di Slow Food Italia, residente nella borgata fariglianese e componente della Società di Naviante, la ricorda così: «Maria Seoane ha fatto mille cose. E' stata editorialista del "Clarin" (il più importante quotidiano argentino). Ha scritto libri importanti sugli anni della dittatura, come "La notte delle matite spezzate", che è diventato anche un film. Per noi era Laura (il nome con cui era fuggita). In un articolo uscito sul "Clarin" si dice che l'ultimo giorno pima di morire, parlando del presidente appena eletto in Argentina (Milei), abbia detto "Si ricomincia da capo" e si sia fatta una risata. Credo che questo pezzo di storia della nostra comunità di Naviante non vada dimenticato. Propongo, per la prossima primavera, di organizzate al nostro Circolo una serata per raccontare di Maria e di tutti coloro che, come lei, sono stati accolti in quegli anni. Per raccontare della solidarietà che ha permesso a una piccola frazione di occuparsi di persone sconosciute, che arrivavano da un mondo così lontano dal loro. Ne abbiamo tanto bisogno».