Stefano Paolo Corgnati è il nuovo rettore del Politecnico di Torino. Docente ordinario di Fisica tecnica ambientale presso il dipartimento Energia del Politecnico ed ex vicerettore alla Ricerca e alle Politiche interne, Corgnati è vercellese ed è stato sindaco per due mandati nel Comune di Livorno Ferraris. È stato eletto al secondo turno, martedì 23 gennaio, con 598,74 voti “equivalenti”, quasi il doppio dello sfidante Juan Carlos De Martin che ne ha raccolti 251,27. Prende il posto di Guido Saracco e amministrerà il Politecnico fino al 2030. Il risultato di questa elezione non era in dubbio: Corgnati aveva già raccolto il 59% dei voti validi al primo turno, martedì 16 gennaio. Ma la regola delle elezioni dell’Ateneo stabilisce che nei primi due giri di votazione, per essere eletti, sia necessaria la maggioranza assoluta. Tra gli sfidanti al seggio di rettore c’era anche Paolo Fino, responsabile della sede di Mondovì: al primo turno aveva raccolto appena il 20% delle preferenze e si era ritirato dalla corsa.
Ora in tanti si chiedono se questo risultato avrà delle ripercussioni sulla sede decentrata di Mondovì visto che alcune settimane fa il nuovo rettore, da candidato, aveva affermato di avere nel programma un Politecnico «senza l’illusione delle sedi decentrate»: una frase che aveva suscitato diverse reazioni a Mondovì e in provincia di Cuneo, anche da parte di Confindustria. Nelle prossime settimane non si esclude che gli attori del territorio, gli investitori o i partner del Poli a Mondovì, chiedano un incontro faccia a faccia col nuovo rettore.
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