Riceviamo e pubblichiamo una lettera di una mamma che pone l’accento sulle difficoltà nell’utilizzo delle palestre di Ceva per gli allenamenti del Volley.
«Alla luce dell’ennesimo infelice epilogo di una vicenda che si trascina da mesi, ho sentito la necessità di scrivere poche righe di riflessione sulla gestione delle palestre a Ceva.
Ho una figlia che da sei anni gioca a pallavolo nella Società Vicoforte Volley Ceva, recentemente entrata a far parte di un progetto più ampio patrocinato dall’LPM Bam Mondovì. La Società, per la stagione sportiva 2023/2024, ha ritenuto necessario aumentare il numero di allenamenti settimanali per le nostre atlete impegnate nei Campionati Under 12 e Under 13. Durante la prima riunione organizzativa tenutasi nell’autunno 2023 fra le Società sportive e l’Amministrazione comunale di Ceva, purtroppo per il volley c’è stata fumata nera, costringendo la Società a cercare soluzioni alternative presso le palestre dei Comuni vicini. Non volendoci rassegnare alla diaspora, è stata fatta formale richiesta al Comune di Ceva di ritagliare, nel planning delle attività sportive, un paio di ore il lunedì nella palestra della Scuola media. Dopo una fugace illusione di poter finalmente tornare ad allenarci in “casa”, siamo stati nuovamente messi di fronte all’inconciliabilità della nostra richiesta con l’ormai consolidata ed immutabile organizzazione degli spazi palestra.
A questo punto mi chiedo: ci sono sport più importanti di altri? A Ceva probabilmente sì, perché chi gioca a pallavolo, per fare tre allenamenti alla settimana (per un totale di 6 ore) deve cambiare Comune, mentre ad altre Società è concesso il lusso di poter fare 3/4 allenamenti e la preparazione atletica, distribuendosi comodamente tra il Palazzetto provinciale, la palestra della Scuola media e quella delle Elementari. A mio figlio di 8 anni, che gioca a calcio, in questo periodo forse va anche peggio perché, per l’impossibilità di reperire una palestra, da due allenamenti di un’ora e mezza è passato ad una sola ora di allenamento alla settimana. Per chi non lo sapesse nei Comuni limitrofi gli spazi palestra si pagano ad ore, mentre a Ceva sono completamente gratuiti.
Visto che a breve si tornerà al voto, chiedo a chi verrà eletto di rivedere seriamente l’organizzazione di tutti gli spazi sportivi al coperto (Palazzetto provinciale del “Baruffi”, palestra delle Elementari, delle Medie e il palazzetto ex-Ilsa in uso al Tennis Club) perché, in una cittadina dove le famiglie per crescere i figli possono contare solo sulle proprie forze, almeno chi pratica sport dovrebbe essere incentivato e non costretto ad andarsene.
Lettera firmata