Il “maestro delle chiavi” Franco Alessandria, si riprende la scena con una scultura inedita, ma allo stesso tempo dal sapore decisamente famigliare, appena realizzata per un privato. L’artista piozzese, che negli ultimi tempi aveva stupito il pubblico con una serie di grandi opere plasmate in malta cementizia, su tutte l’enorme rinoceronte ora esposto a Dogliani e il San Francesco realizzato per il “Parco dell’ingenio” di Busca, torna alle origini e alle sue amate antiche chiavi in ferro, saldate e piegate per creare forme mai scontate. L’ultima impresa di Alessandria, la vedete in foto, è un omaggio alla natura di Langa: un maestoso cinghiale a grandezza naturale, che resterà visibile fino ad aprile nel centro storico di Cherasco, città con la quale l’artista ha ormai sviluppato una piacevole collaborazione. «L’opera mi è stata commissionata dal dottor Massimo Gula, che ha concesso la sua esposizione al pubblico fino ad aprile – spiega l’artista –. Il cinghiale è composto da oltre 1.500 antiche chiavi in ferro, assemblate fra loro in modo da ricreare la forma dell’animale. Sono abituato a non ripetermi mai nelle mie opere. Mi appassionano le nuove sfide e questa è sicuramente una di esse». La somiglianza dell’animale con un cinghiale in carne ed ossa è assolutamente sbalorditiva. Non smette di meravigliare, come ad Alessandria, ogni volta, riesca naturale la magia di “rendere vivo” un ammasso di chiavi ormai inutili e abbandonate, ricreando le fattezze di uno dei selvatici simbolo in zona, che a chiunque sarà capitato di osservare almeno una volta. Le fattezze della schiena e delle cosce, il pelo irto sulla schiena e addirittura lo sguardo dell’animale, incuriosito ma diffidente e pronto alla fuga, ancora una volta, non possono lasciare lo sguardo indifferente.
Franco Alessandria torna alle origini: la sua ultima opera è un cinghiale “di chiavi”
Omaggio alla natura di Langa, realizzato per una collezione privata, ora esposto nel centro storico di Cherasco