Giunge alla seconda edizione il premio “Isabella Doria”, istituito dal Comune di Farigliano, in onore di tutte le donne che, con coraggio e spirito di abnegazione, hanno saputo distinguersi nel panorama nazionale e internazionale, diventando protagoniste del loro tempo. Il riconoscimento, già istituito nel 2016, è stato consegnato per la prima volta lo scorso anno alla campionessa paraolimpica di arrampicata, Alessia Refolo, e porta il nome della Marchesa Doria, moglie di Manfredo IV del Vasto, marchese di Saluzzo. A ricevere il premio dell’edizione 2024 sarà la scienziata Amalia Ercoli Finzi, prima donna in Italia a laurearsi in ingegneria aeronautica. Nata a Gallarate, in provincia di Varese, nel 1937, la dottoressa Ercoli Finzi è una delle figure più importanti nel panorama delle scienze e delle tecnologie aerospaziali. Già docente del Politecnico di Milano, dove ha insegnato Meccanica Aerospaziale fino alla pensione, è consulente scientifica della NASA, dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea). Nel 2007 ha ricevuto la medaglia d’oro dal Presidente della Repubblica per i benemeriti della scienza, della cultura e dell’arte.
«Siamo orgogliosi di poter consegnare il premio ‘Isabella Doria’ alla professoressa Amalia Ercoli Finzi – dicono gli organizzatori di Amministrazione comunale, Biblioteca e Associazione "Gioco delle Bije" –. Per la sua straordinaria passione in ambito scientifico, per il contributo fondamentale nel settore aerospaziale e per l’'intensa attività di promozione della presenza femminile nel campo delle facoltà scientifiche, la signora Ercoli Finzi non rappresenta solo la cultura e l’intraprendenza femminile, ma è anche motivo di ispirazione per le future generazioni».
La consegna del premio si svolgerà sabato 9 marzo alle 15 a Farigliano, nei locali della Biblioteca civica “Nicola e Beppe Milano”, in piazza San Giovanni.
Isabella Doria, la Signora di Farigliano, esempio positivo per tutti
A Isabella Doria, signora del feudo di Farigliano dal 1337 al 1353, non è legata solo la leggenda sulla nascita dei "gat ross", simbolo del paese. Si narra infatti che, per porre fine a continui dissidi interni, Isabella invitò le donne fariglianesi a sfidarsi ai birilli, trovando così una soluzione pacifica per risolvere i problemi fra gli uomini del paese. Il gioco assunse quasi il carattere pubblico del torneo cavalleresco, divenendo una vera e propria tradizione che viene portata avanti ancora ai giorni nostri.