Il secondo appuntamento dedicato all’attività dei “Volontari del Soccorso” di Dogliani ci porta, a soffermare l’attenzione sull’importanza della “catena del soccorso” o “catena della sopravvivenza”, metafora con la quale si indica l’insieme delle procedure consecutive che vanno messe in atto per fronteggiare un’emergenza sanitaria. Come tutte le catene, essa è forte quanto è forte ogni suo “anello”: se anche solo una fase del soccorso è mancante o inefficace, le possibilità di sopravvivenza sono ridottissime. «Il primo anello potresti essere tu. E proprio tu potresti giocare un ruolo fondamentale nel determinare le possibilità di sopravvivenza di una persona colta da un malore improvviso – come un arresto cardiaco o un’ostruzione delle vie aeree – o un incidente. In tutte queste situazioni è fondamentale saper riconoscere che si tratta di un’emergenza sanitaria ed allertare immediatamente i soccorsi» spiegano i volontari. La prima fase della catena, infatti, consta nel riconoscimento dell’emergenza e nell’allarme precoce, chiamando il numero unico di emergenza 112, che permetterà ai servizi di emergenza territoriale di intervenire il più velocemente possibile. Il 112 può essere chiamato gratuitamente da tutti i paesi dell’Unione Europea, da telefono fisso e mobile, anche quando il telefono non ha sim, è bloccato o non ha credito. A rispondere è un operatore della Centrale operativa (attiva h24), formato per gestire la prima risposta alla chiamata. Attraverso alcune semplici domande capirà la natura dell’emergenza per attivare uno o più degli Enti responsabili della gestione delle emergenze (Polizia, Carabinieri, Vigili del fuoco, Soccorso sanitario). Dopo aver composto il 112, mantieni la calma e rispondi nel modo più preciso possibile alle domande dell’operatore. «Se si tratta di un’emergenza sanitaria – aggiungono i volontari –, verrai reindirizzato alla Centrale operativa 118, dove il nucleo di valutazione, composto da infermieri, ti chiederà cosa è successo, se sei vicino alla persona coinvolta, se è cosciente, se risponde, se respira, se si muove, se incastrata o bloccata, quante persone sono da soccorrere. Possono sembrare molte domande, ma i pochi secondi impegnati per fornire informazioni precise serviranno a prestare un soccorso migliore infatti, nel corso della telefonata, gli operatori comunicano in tempo reale con i mezzi di soccorso più idonei e vicini, informandoli sull’urgenza e la criticità dell’emergenza». Generalmente, in attesa dei mezzi di soccorso, l’infermiere fornirà indicazioni su come comportarsi, dirà cosa fare e cosa non fare o chiederà di attuare alcune manovre. Quando la telefonata si conclude, è necessario lasciare il telefono libero, in caso sia necessario ricontattare chi ha chiamato. I “Volontari del Soccorso di Dogliani” portano avanti attività di sensibilizzazione sul primo soccorso anche nelle scuole e consigliano di insegnare anche ai bambini come effettuare una chiamata di emergenza al 112, fornendo loro indicazioni su come rispondere alle domande fondamentali. Tutte le informazioni sull’attività del Gruppo chiamando i numeri 0173-742589 e 334-3922851 o visitando le pagine Facebook (Volontari Del Soccorso Dogliani) e Instagram (@vdsdogliani).
La sopravvivenza è una catena: l’importanza del primo soccorso
I “Volontari del Soccorso” di Dogliani spiegano come comportarsi e come chiamare aiuto in caso di incidente o per un malore improvviso