Omaggiare a teatro uno scrittore, un artista, o ancora un personaggio storico è sempre un compito ben più arduo di quello che può apparire. Occorre spesso forzare i meccanismi drammaturgici tradizionali e trovare espedienti per far rendere sulla scena testi che per la scena non sono stati pensati. “La corsa dietro il vento” di cui Gioele Dix è autore e protagonista è un esempio da manuale di come si possa risolvere il rovello, creando uno spettacolo completo, ben scritto, efficace ed onesto nel rendere giustizia a quello che è l’oggetto della serata, ovvero il lavoro di Dino Buzzati. La pièce è andata in scena nella serata di martedì 5 marzo al teatro Baretti di Mondovì, nell'ambito della stagione teatrale di quest'anno organizzata da Città di Mondovì e Fondazione Piemonte dal Vivo. Anche se molto pubblico lo conosce per le incursioni nel cabaret, Gioele Dix è un professionista della scena di lunghissimo corso, con una tecnica impeccabile e esperienze sia come interprete che come regista. Tutte messe a frutto perfettamente nell’inventare questo gioco scenico che non è altro che un incastro di racconti tratti da tre raccolte di Buzzati: “Il Colombre”, “Sessanta Racconti” e “In quel preciso momento”. La cornice stessa da cui si diparte il racconto è la novella “La pallottola di carta” che Dix rivolge a Buzzati stesso. L’attore raccoglie il foglio appallottolato da sotto la finestra dello scrittore, lo svolge e così inizia la serie di rappresentazioni dei sette racconti buzzatiani: “La lettera d’amore”, la “Giacca stregata”, “La Canzone di guerra”, “Quiz all’ergastolo”, “Ragazza che precipita”, “La corsa dietro al vento”, “Non è mai finita”. Entra in scena con Dix l’attrice Valentina Cardinali che, a seconda dei casi, è spalla o protagonista dell’azione. Il gioco scenico è retto da una magistrale alchimia di rappresentazione, narrazione, cabaret, con un rapporto disinvolto con la cosiddetta “quarta parete”, in modo da creare varietà senza cadere nello stucchevole. I racconti e gli spunti di riflessione sono sottolineati talvolta con una certa didascalicità, ma sempre con piacevolezza. Dix e Cardinali sfoggiano entrambi una tecnica formidabile, e cura nella preparazione dei personaggi, con continue metamorfosi. Per questa produzione si è scelto l’uso del microfono, sfruttando così l’effettistica e potendo contare su una maggiore facilità nella gestione del missaggio sonoro con la musica fondamentale per certe gag. In ultimo, degna di nota l’efficacia dello spettacolo nel portare all’attenzione dello spettatore l’elemento fondamentale: ovvero la musica di Buzzati, il ritmo e il colore della prosa buzzatiana. Un grande scrittore lo si riconosce alla scrittura e all’ascolto e Gioele Dix e Valentina Cardinali sono stati bravissimi a far emergere questo aspetto, non secondario, e a rendere un genuino tributo al grande autore lombardo.
La magica prosa di Buzzati rivive al Baretti con Gioele Dix
"La corsa dietro il vento" con Valentina Cardinali e l'attore milanese, onesto tributo a un grande della nostra letteratura