Nelle scorse settimane l’attuale Consiglio di amministrazione del GAL Mongioie aveva ritenuto opportuno rilasciare una breve precisazione in riferimento al presunto finanziamento della proposta progettuale “Terre del GAL Mongioie”, presentata nel febbraio del 2022 a valere sul bando “Progetti pilota” promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Una specifica nella quale si evidenziava come le nuove risorse stanziate sul medesimo bando (66,2 milioni di euro) non decretassero in realtà in automatico il finanziamento della suddetta proposta con un contributo di 6.200.000,00 euro. Un atto di prudenza che oggi, purtroppo, trova conforto nella comunicazione con cui lo stesso Ministero ha risposto all’apposita richiesta formulata dal GAL Mongioie.
«Le risorse assegnate, in via aggiuntiva, con il decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy del 16 febbraio 2024 - si legge nella nota - provengono dal “Programma nazionale complementare di azione e coesione imprese e competitività 2014-2020”. Le stesse, per loro natura, hanno un vincolo di destinazione a favore di determinate Regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e possono, dunque, essere assegnate ai “Progetti pilota” presentati dai “Soggetti responsabili” di queste Regioni. L’assegnazione delle risorse aggiuntive potrebbe permettere uno scorrimento della graduatoria a favore dei “Progetti pilota” che sono risultati agevolabili, ma allo stato dell’arte tali risorse sono state, in via precauzionale, congelate per far fronte all’eventuale esito sfavorevole ai ricorsi che si sono generati avverso la graduatoria di merito. Pertanto, una eventuale assegnazione di queste risorse sarà possibile solo a seguito delle sentenze dei Tribunali amministrativi competenti».
Una doccia fredda per chi si immaginava un finanziamento in tempi rapidi, insomma, ma che in verità non ha sorpreso l’attuale governance del GAL Mongioie: «L’apparente non pertinenza geografica delle risorse aggiuntive e i tempi comunque dilatati tipici della giustizia amministrativa erano chiari fin da subito - spiegano dal Consiglio di amministrazione - ed è il motivo per cui avevamo preferito mantenere il massimo riserbo sul bando in oggetto. La nota del Ministero, dunque, non ci stupisce più di tanto: nei giorni scorsi, per massima trasparenza, l’avevamo anticipata in via riservata ai beneficiari diretti e indiretti del progetto e a tutti i nostri soci. Continueremo come sempre a presidiare la vicenda, garantendo la massima disponibilità dei nostri uffici a chi desidera ottenere informazioni».
Il progetto prevede una serie di interventi (dalla filiera del legno al turismo) nei Comuni di Frabosa Sottana, Niella Tanaro, Montaldo, Pamparato, Roburent, Roccaforte, Sale San Giovanni, Villanova e dall’Unione Montana di Ceva.