È stata presentata oggi in Regione la nuova app "Dalia per le donne". Una app per telefono che consente di trovare i più vicini centri anti-violenza, trovare informazioni utili sul tema del contrasto alla violenza, impostare un numero di telefono personale da contattare in caso di emergenza. Dalia è sempre disponibile indipendentemente dal sistema operativo o del dispositivo e non deve essere scaricata dagli app store. La app è stata presentata oggi dall'assessora regionale alle Pari Opportunità, Chiara Caucino.
PER SCARICARLA: non è necessario andare sull'app-store del proprio telefono
Per poter usufruire di questo nuovo strumento basta accedere al sito internet www.daliaperledonne.it - CLICCA QUI. L'app sfrutta infatti la nuova tecnologia «Pwa» che svincola l'utente dalla necessità di scaricarla dagli stores tradizionali.
La si può anche sfruttare dal proprio pc e da lì, attraverso un qr code scaricarla sul proprio smartphone, qualunque esso sia.
Ma cosa permette di fare, concretamente, «Dalia per le donne»? Innanzitutto utilizzare i servizi di geolocalizzazione del dispositivo mobile e per avere una mappa aggiornata dei centri antiviolenza e degli sportelli più vicini alla propria posizione, trovare informazioni utili sul tema del contrasto alla violenza, ma soprattutto impostare un numero di telefono personale da contattare in caso di emergenza, che può essere anche quello delle Forze dell'Ordine. L'app, una volta aggiunta alla schermata home dello smartphone è di semplice e intuitivo utilizzo e tutte le info sono disponibili sul sito sopracitato.
Grande soddisfazione è stata espressa dall'assessore Caucino che, ringraziando tutti gli intervenuti, ha ricordato che si tratta di un fatto di fondamentale importanza e, purtroppo, di stretta attualità: «I dati ci dicono che una donna su tre ha subìto, nell'arco della propria vita, almeno un episodio di violenza, che sia fisica o psicologica. In Piemonte si è fatto molto a difesa delle donne: contiamo 21 centri antiviolenza, 13 case rifugio, tutti coordinati in modo integrato alla rete dei servizi sociosanitari. C'è poi la possibilità di chiedere aiuto contattando telefonicamente il numero 1522, via mail, attraverso i social network, ma anche di persona, presentandosi presso gli 80 sportelli o i punti contatto mobili. Insomma le modalità di ottenere supporto ci sono e oggi si arricchiscono con importante strumento innovativo e unico».
Caucino ha ricordato i dati piemontesi, aggiornati al 2022: i 21 Centri antiviolenza hanno seguito 3453 donne. Il dato si riferisce alle donne per cui nel 2022 si è realizzato un percorso personalizzato e concordato di uscita dalla violenza. Non solo: le 13 case rifugio presenti sul territorio regionale hanno ospitato 71 donne sole o con figli. «Questo nuovo strumento - ha concluso Caucino - offre davvero tantissimo, ma soprattutto una protezione efficace in grado di tutelare le donne nei casi di emergenza con un semplice tocco dello schermo e mostrerà i centri antiviolenza sul territorio, i più vicini da raggiungere per poter chiedere aiuto. La Regione, da molti anni, sta lavorando sul fronte della violenza di genere e credo che sia stato fatto da tutti un ottimo lavoro, che oggi viene implementato da uno strumento importante che potrà essere d'aiuto per molte donne».
___________________________________________________________________