Erano due le atlete locali che hanno tenuto attaccati agli schermi gli appassionati di arrampicata del monregalese per godersi lo spettacolo dei campionati italiani di boulder al Monkey Island di Roma.
Per Giorgia Tesio, del Gruppo sportivo dell’esercito, è stato uno splendido weekend già da sabato: le qualifiche l’hanno vista posizionarsi prima a pari merito con Camilla Moroni delle Fiamme oro, a cui ha dato filo da torcere per tutti i due giorni. Nelle semifinali è riuscita invece ad imporsi sulla Moroni con tre top flash e il secondo blocco chiuso al terzo tentativo senza particolari difficoltà. Difficoltà che si presentano invece nella finale e, nonostante sia riuscita a chiudere tutti e quattro i boulder proposti, il numero di tentativi ha assegnato il primo posto alla Moroni mentre la climber monregalese si è dovuta “accontentare” della medaglia d’argento. «Purtroppo i blocchi della finale erano molto aleatori e richiedevano tecniche su cui mi sto ancora allenando molto, come i lanci. Per questo ho perso tentativi anche perché le fasi precedenti non mi hanno stancato molto e non sentivo la fatica», commenta Giorgia Tesio. «Sono comunque molto contenta perché è stato uno dei campionati in cui mi sono divertita di più ed ho gestito la gara al meglio sia a livello fisico che mentale. Per questo ho lottato fino all’ultimo. E poi un secondo posto non si butta via».
Gli impegni per l’atleta monregalese non finiscono qui perché ad inizio aprile partirà per la Cina dove si disputeranno le prime gare di Coppa del Mondo.
Anche Irina Daziano dell’InOut di Chiusa Pesio, altro talento dell’arrampicata locale, ha partecipato a quest’intenso weekend romano sfiorando per pochissimo la finale e fermandosi all’8° posto dopo una semifinale in cui si è portata a casa due blocchi al primo tentativo ed una zona: «Il campionato è andato molto bene, oltre alle mie aspettative, visto che uscivo da due gare a cui non avevo partecipato a causa di infortuni. Non ero così distante dalla finale e sento che potevo dare ancora qualcosa ma sono felice lo stesso». La climber chiusana, pur non essendo nuova ai campionati senior, ci ha raccontato la differenza di emozioni provate tra questi e i campionati Under 20 di cui è stata campionessa l’anno scorso: «Negli under 20 c’era più pressione perché sapevo di dover dare il massimo perché le avversarie erano di un altro livello rispetto ai senior. Qui invece ho careggiato con le più forti atlete italiane e questo, aggiunto alle mie condizioni anche fisiche, ha creato un mix di emozioni difficile da spiegare».