Un mosaico di disegni e colori, per decorare l'atrio dell'ospedale di Mondovì e portare il tema dell'inclusività nelle scuole: è l'iniziativa "Un mosaico in classe" di Autismo Help Cuneo , che da oltre 20 anni si occupa di tutelare le persone con autismo e le loro famiglie. Il tema: "le ricette dell'amicizia". I disegni-mosaici provengono da Scuole di tutta la provincia di Cuneo.
Autismo Help Cuneo è tornato a proporre l’iniziativa “Un Mosaico di Classe!” con una nuova sfida creativa e inclusiva rivolta ai bambini e agli insegnati delle scuole dell’Infanzia e della Primaria della provincia di Cuneo. Anche per l’edizione 2024, l’attività proposta è la conclusione di un percorso di sensibilizzazione promosso dall’associazione (che da oltre vent’anni tutela le persone con autismo e le loro famiglie) e raccontato nel libretto illustrato dal titolo “Amici Speciali – quando la buona scuola supera le barriere della diversità”: una storia semplice, ma che parla al cuore e invita a riflettere sulla tematica dell’inclusione. Le copie del libretto con la storia di “Amici Speciali” (attualmente disponibile anche in formato DVD audio-video) sono completamente gratuite per le scuole che ne fanno richiesta e che hanno dunque il desiderio di mettersi in gioco, affrontando in classe una tematica molto delicata, quella dell’inclusione sociale nel rispetto della diversità propria di ogni individuo. Il progetto è stato realizzato con il sostegno del Centro di Servizio Società Solidale di Cuneo, con la collaborazione di Asl CN1 e C.A.S.A. (Centro Autismo e Sindrome di Asperger) di Mondovì ed è stato approvato dal M.I.U.R. (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca). “Amici Speciali – spiega Erica Marabotto, vice-presidente di Autismo Help e autrice del progetto – è nata alcuni anni fa osservando, da mamma l’esperienza nella scuola materna di mio figlio. Sin dal primo giorno di scuola, il mio pensiero principale è sempre stato; “lo capiranno anche se non parla? I suoi compagni giocheranno con lui? La maestra saprà comprenderlo soprattutto nei momenti critici? Domande da genitore, perché quando si diventa tale, il senso di protezione sovrasta tutto e l’ansia più grande è quella che il proprio figlio non venga accettato nel contesto sociale, o nei casi peggiori isolato dagli altri, grandi o piccoli, perchè considerato diverso da una società che spesso non è così matura e pronta a cambiare se stessa. E’ nata così, la voglia di far qualcosa di concreto per “semplificare” in qualche modo, anche se modesto, il difficile compito degli insegnanti di spiegare ai coetanei, il “perchè” e il “come” ci si relaziona con il loro compagno speciale”.