Si sta svolgendo a Frabosa Sottana un importante appuntamento organizzato da Confagricoltura Cuneo. La mattinata di studi intende concentrarsi sulla filiera del legno e sulla sua valorizzazione, perché il bosco torni ad essere visto come una risorsa economica, laddove oggi per le Amministrazioni e per molti proprietari, spesso la gestione forestale rappresenta un problema e un costo. Lo spopolamento delle aree montane infatti rende sempre più complesso non solo sfruttare i boschi ma tenerli in ordine con conseguenze nefaste anche in termini di sicurezza idrogeologica. "Si calcola che oggi sia valorizzato appena il 30% della risorsa forestale. In Europa la media è il 60%- ha detto in apertura il presidente di Confagricoltura Cuneo Enrico Allasia- quindi ci sono ampi margini di crescita". Non è casuale l' uso del termine valorizzazione: intende richiamare sicuramente a un approccio che va oltre il mero sfruttamento della risorsa ma che vuole anzi salvaguardarla, come ha sottolineato nel suo intervento Pietro Oieni della direzione nazionale Maasaf. "Non è casuale che nel documento strategico nazionale della direzione foreste del ministero si parli di filiere al plurale: non sono solo i prodotti puramente legnosi al centro della strategia nazionale ma anche tutti i prodotti non legnosi, e quelli che si possono comunque ricavare". Ancora Allasia ha ragguagliato la platea sul progetto Cluster legno: fondamentale per unire tutti gli attori della filiera del legno, dai produttori ai trasformatori, per fare squadra il più possibile, condizione sempre più necessaria oggi per stare sul mercato. Sono intervenuti due rappresentanti della Regione Piemonte, che hanno ragguagliato la platea sulle iniziative regionali dedicate allo sviluppo strategico del settore forestale.
Il tenente colonnello Luca Stella, comandante dei Carabinieri forestali della provincia di Cuneo ha illustrato alla platea le attività di controllo previste sul settore. "Il regolamento intende intanto controllare e impedire il commercio di legname importato illegalmente - ha detto - mutuato dai paesi anglosassoni richiede più impegno per l'operatore: viene chiesto di attivarsi e fare attività volte ad attenuare il rischio di legname prodotto o importato illegalmente. Non ci si può limitare all' acquisto ma serono procedure di verifica"
La mattinata prosegue con gli interventi del direttore tecnico Conaibo Alberto Cadei e di Maurizio Varraud, dirigente Ledoga-Silva team. In conclusione, è prevista una tavola rotonda.