«Sono tempi difficili per le questioni di genere e la libertà di espressione. Ho voluto portare un approccio teatrale a queste tematiche». Così Jérôme Thomas, padre della giocoleria contemporanea e artista di fama mondiale, racconta la nuova creazione “Impromptu - Chi è chi”, di cui cura la regia e che porterà in scena, in anteprima, gli artisti del primo anno dell’Accademia Cirko Vertigo.L’appuntamento è fissato per sabato 6 aprile alle 21 a Mondovì, presso lo Chapiteau Nice, il tendone allestito in piazzale Giardini.
Lo chapiteau verrà inaugurato proprio quella sera, per poi circuitare nelle città ospitanti i Nice Festival organizzati dal Centro nazionale di produzione, ovvero Chieri, Settimo Torinese, Grugliasco e Moncalieri. Le tematiche sono di stretta attualità, per qualcuno anche scomode: il sessismo, il patriarcato, le discriminazioni e le leggi, che vigono in alcune parti del mondo, contro l’omosessualità. Un’opera che, secondo Jérôme Thomas, si rifà agli scritti dello storico delle religioni, antropologo, scrittore e fi losofo Mircea Eliade che aff erma l’universalità diff usa dell’archetipo androgino. Lo spettacolo segna il debutto sul palcoscenico di 18 giovani artisti provenienti da Italia, Francia, Bulgaria, Austria, Svezia e Brasile e che miscela sapientemente, in un unico armonico racconto, tutte le principali discipline del circo contemporaneo. I biglietti – intero 8 euro, ridotto 6 euro – sono acquistabili su Vivaticket, tramite l’app blucinQue Nice e in loco a partire da un’ora e mezza prima dell’inizio dello spettacolo (info biglietteria@blucinque.it - + 39 011 0714488).
«Con questo primo spettacolo nel nuovo chapiteau di piazzale Giardini, inauguriamo di fatto la collaborazione artistica tra la nostra città e l’Accademia di Cirko Vertigo – affermano il sindaco di Mondovì, Luca Robaldo, e l’assessora alla Cultura, Francesca Botto –. Una sinergia che evidenzia il valore culturale internazionale dell’Accademia, ma che testimonia altresì la ferma volontà dell’Amministrazione comunale di investire nel mondo della cultura intesa nelle sue molteplici declinazioni. Lo chapiteau rappresenta il segno più tangibile dell’impegno amministrativo verso il nuovo corso di laurea, ma la sua installazione temporanea vuole anche evidenziare la volontà di trasformare lo spazio di piazzale Giardini in un luogo da vivere e da frequentare. Un richiamo all’inclusività e alla comunità, insomma, come denominatore comune della proposta teatrale di Jérome Thomas e del nostro operato»