Come anticipato la scorsa settimana, si è concretizzata anche la candidatura di Michele Baracco, che ha infine confermato l’intenzione di correre per le elezioni a Frabosa Sottana con la lista “Rinascita”. Ex ferroviere, Baracco è anche pastore ovicaprino insieme alla moglie Margherita, ha 74 anni ed è residente a Frabosa Sottana. È una figura molto nota nella politica del Monregalese, che frequenta da sempre: è stato militante di Avanguardia Operaia, poi di Democrazia Proletaria e dagli anni Novanta è stato tra le fila di Rifondazione Comunista (tra le altre cose è stato anche consigliere comunale a Mondovì per 10 anni). La lista “Rinascita” si ispira a principi chiari e cristallini che costituiscono la premessa del programma, con l’intenzione di connotare chiaramente il progetto fin dalle sue prime battute: «La lista riconosce nei suoi valori fondanti: la Costituzione, l’antifascismo, la pace, la legalità, la giustizia sociale e la tutela dell’ambiente ed opera in ogni campo per la loro concreta attuazione» legge testualmente il candidato, che poi spiega per sommi capi i concetti e i temi cari al gruppo di lavoro. «Abbiamo un paese che va da un’altitudine di 600 metri a più di 2.000 e che dovrà affrontare sfide complesse per il suo futuro. L’età media della popolazione è sempre più elevata e l’economia di Frabosa Sottana è legata a doppio filo a un turismo invernale sempre più a rischio, anche per via dei cambiamenti climatici. Sarà sempre più difficile fare sci da discesa e quindi è importante che la comunità guardi al proprio futuro, trovando nuovi modi sostenibili di vivere e creare lavoro per tutti. Non possiamo rassegnarci a un futuro in cui i giovani debbano andarsene via in cerca di nuove opportunità e per mancanza di strutture e servizi adeguati» Baracco prosegue toccando anche il tema del patrimonio ambientale e forestale e della popolazione sempre più anziana: «Abbiamo un gran numero di edifici che meriterebbero una valorizzazione, un riutilizzo. Allo stesso tempo la comunità ha bisogno di punti di incontro, di spazi comuni. Io credo che queste cose possano essere complementari e con il mio gruppo abbiamo messo insieme un programma che sia in grado di dare una risposta a tutte le esigenze».
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