Si sono tenute ieri le elezioni del Consiglio direttivo di Avas-Fidas del Monregalese: dopo undici anni di presidenza Mauro Benedetto il nuovo vertice del gruppo è Jolanda Fenoglio, ex primario del centro trasfusionale dell'Ospedale Regina Montis Regalis di Mondovì, votata all'unanimità dai presenti. La nuova presidente sarà coadiuvata dai vice Elena Zampino e Claudio Re, oltre alla tesoriera Marina Bassino. Buona rappresentanza femminile, insomma, nelle cariche di vertice di questo nuovo corso. «Questa nomina mi ha molto emozionato – commenta la dottoressa Fenoglio –: è stato un onore per me essere scelta dai consiglieri per il ruolo di presidente. È inoltre un'enorme responsabilità raccogliere il testimone di Mauro Benedetto che in questi anni ha fatto fare passi da gigante a questa Associazione. Sono stata per 15 anni Primario del Centro trasfusionale di Mondovì, è vero, ma questa è una realtà diversa, con compiti e difficoltà molto diverse. Mi sono riavvicinata ad Avas Fidas in seguito al periodo in cui ho dovuto seguire i miei genitori nelle difficoltà della loro salute. Dopo 40 anni dedicati all'ospedale ho deciso di dare più spazio alla famiglia, ma ho voluto vedere se c'era la possibilità di spendermi anche per l'importante obiettivo della donazione di sangue. Ho sempre collaborato benissimo con Avas da Primario con il nostro Centro, sia per la bravura dei volontari, ma anche per la disponibilità e il lavoro di equipe di medici, infermieri, tecnici di laboratorio e ausiliari. Non mi sarei mai immaginata di diventare il presidente della sezione monregalese. Mi metterò di impegno per continuare al meglio: Abbiamo un bel gruppo di lavoro con bellissime persone. Sono fiduciosa e molto entusiasta di cominciare questa avventura». Circa i progetti per il futuro, la dottoressa Fenoglio chiarisce: «La gestione Benedetto è stata ottima, subentro in una realtà bene organizzata con gruppi di lavoro definiti e tanti progetti in corso da portare avanti. Diciamo che se devo dare qualche spunto per il futuro mi interessa molto collaborare attivamente sul tema della divulgazione e delle attività nelle scuole. Inoltre, mi piacerebbe come Associazione donatori organizzare una serie di appuntamenti divulgativi a tutto tondo sul tema sanitario, della prevenzione e delle patologie, rivolti non solo alla platea dei donatori ma a tutti. In questo modo sarebbe possibile anche fare corretta informazione relativamente alla realtà della donazione di sangue».
«Lascio l’associazione con serenità – il commento del presidente uscente Benedetto –, perché è una realtà determinata e bene organizzata, tutti sanno quello che devono fare, non ho patemi d’animo. Inoltre la lascio decisamente in buone mani, non posso essere che felice che il nuovo presidente sia un nome così autorevole, è un bellissimo onore per tutti noi avere una persona con un’esperienza così importante. Ho concluso il mio percorso nel migliore dei modi e lascio con serenità».
Domenica 7 aprile si era tenuta la rielezione del Consiglio direttivo in carica per i prossimi 4 anni, nel corso del pranzo sociale alla Nuova Giacobba di Vicoforte. Erano risultati eletti Massimo Botto, Jolanda Fenoglio, Claudio Re, Elena Zampino, Caterina Cuniberti, Francesca Bertazzoli, Marina Bassino, Cinzia Forte, Simone Benedetto, Giacomo Galliano, Alain Dho, Pietro Baravalle, Clara Mantelli, Marco Michelotti, Gabriella Spotti, Anna Beccaria, Diego Porta, Federica Salerno, Sabrina De Murtas, Ivano Basso, Loredana Sicuro, Luca Pasquetti. Sono state scrutinate ben 164 schede.
Jolanda Fenoglio si è laureata a 24 anni in medicina presso l'Università di Torino. A 25 ha iniziato a lavorare al centro trasfusionale Avis torinese, prima della specializzazione in patologia clinica. In seguito ha continuato a alternare l'attività in laboratorio a quella in corsia. A 33 anni ha preso servizio presso l'Ospedale di Savigliano, dove ha aperto il Centro trasfusionale. Dopo un periodo in un laboratorio analisi, è diventata Primario dell'Ospedale di Mondovì, ruolo che ha ricoperto per 15 anni a partire dal 1996. Nel corso della sua attività monregalese, insieme alla dottoressa Voarino, ha lavorato all'apertura del Centro trasfusionale del nuovo ospedale Regina Montis Regalis.