Tappa monregalese per la ministra del Turismo Daniela Santanché, che oggi (venerdì 19 aprile) è attesa a Fossano per un convegno sul turismo organizzato dal suo partito, Fratelli d'Italia. Ad accoglierla a Vicoforte, davanti al Santuario, il sindaco vicese Gian Pietro Gasco insieme agli assessori Barbara Nano e Roberto Botto. La Santanché era accompagnata dagli esponenti locali FdI: il consigliere regionale Paolo Bongioanni, la deputata Monica Ciaburro, il consigliere comunale di Mondovì Rocco Pulitanò, l'esponente delle Valli monregalesi Paolo Manera.
Una guida turistica di "Kalatà" ha illustrato alla Santanché le bellezze del Santuario e della cupola. La ministra ha anche visitato le tombe dei Savoia. Presso gli uffici dell' Amministrazione del Santuario la Ministra ha incontrato operatori e stakeholders del settore turistico per un breve confronto.
"Il Pnrr è un'opportunità straordinaria, - ha detto il Ministro - credo che le Amministrazioni locali debbano attivarsi e non perdere l' opportunità. La regione Piemonte è molto attenta al turismo devo dire. Come in tutte le cose servono le competenze: nessuno conosce il turismo meglio di chi ci lavora". Questo è uno tra gli spunti emersi dal dibattito. Si è inoltre parlato della necessità di una normativa piú adeguata al settore del ciclo turismo. Tra le altre, al ministro è stata sollevata anche l' istanza di allentare le norme relative alla peste suina africana.
"Abbiamo tutto per essere i numeri uno - ha detto la Santanchè - ma serve parlare bene di noi. Soltanto quando andiamo all' estero ci rendiamo conto di cosa significa essere italiani. Ci guardano con meraviglia per lo stile di vita e l' ospitalità. Formazione e professionalizzazione sono un elemento dirimente".
Una delegazione dei piccoli comuni delle valli, rappresentata dall'ex sindaco di Roburent Giulia Negri, ha consegnato al Ministro un documento contenente una serie di richieste e spunti volti a combattere lo spopolamento e favorire chi cerca di mantenere aperti servizi e attività ricettive in territori montani. Tra le idee proposte c'è la fiscalità differenziata per le attività con partita iva e sede nei detti Comuni, l'esenzione del bollo auto (è necessario avere un mezzo proprio per spostarsi e operare, il trasporto pubblico non è sufficiente), l'esenzione dall'applicazione degli studi di settore per le attività in zone montane legate a flussi turistici. Premialità nei bandi e bandi specifici per aziende con storicità di apertura che vantano la propria attività nei Comuni montani da almeno 5 anni.
Il pomeriggio si è concluso con una visita al Museo del Cioccolato, prima di ripartire verso Fossano.