Non passa, niente da fare il bilancio preventivo non passa. Ieri sera, 23 aprile, per la quinta volta il Consiglio comunale si è riunito per approvare il documento, su espressa richiesta del Prefetto Carlo De Rogatis, che ha invitato l’Amministrazione a portarlo ancora una volta in approvazione. Tentativo risultato vano. I consiglieri di minoranza e due della maggioranza (Roascio e Gagliardo) hanno ribadito, motivandola, la loro ferma opposizione al bilancio: «Un atto che resta e rimane fallimentare, così come è stata questa Amministrazione – ha ribadito il capogruppo Ezio Salvetto –. Abbiamo chiesto che ci venisse illustrato e così non è stato, abbiamo chiesto delucidazioni che si sono rivelate approssimative e frammentarie. Nonostante l’invito del Prefetto, non possiamo assolutamente venire meno alle nostre convinzioni che non sono personali, ma rappresentano tutti coloro che votandoci hanno espresso la loro fiducia in noi». I consiglieri Roascio e Gagliardo hanno presentato una documento scritto, che è stato verbalizzato, in cui in estrema sintesi palesano la loro sfiducia all’attuale maggioranza, al lavoro portato avanti e dunque al bilancio in questione.
«Il bilancio, che come da legge è a disposizione di tutti i consiglieri i quali possono consultarlo liberamente senza necessità di intermediazioni, non può essere assolutamente definito fallimentare – ha ribadito il sindaco uscente Giacomo Pronzalino –. È stato fatto tutto quello che poteva essere attuato, nei tempi e nei modi che la macchina amministrativa ci ha concesso. Non accettiamo questo tipo di critiche soprattutto da chi ha governato prima di noi e non è stato capace di conquistarsi la fiducia della popolazione, come ha dimostrato l’esito del voto alle passate elezioni. Un motivo ci sarà stato».
La discussione si è conclusa con il voto, a cui hanno preso parte tutti i consiglieri, conclusasi con cinque voti a favore, cinque contrari e un astenuto. Risultato: il bilancio non viene approvato.
Ora la “patata bollente” passa nuovamente al Prefetto che provvederà al commissariamento, probabilmente affidando la gestione ordinaria dell’Ente, fino alle elezioni dell’8 e 9 giugno, all’attuale sindaco sotto la sua supervisione. Elezioni che si presentano, neanche a dirlo, particolarmente accesse, infatti dovrebbero essere ben tre le liste a contendersi il governo del Comune.