«Se qualcuno pensa che il 25 aprile sia divisivo, io allora dico di sì. È divisivo perché, allora, c’era qualcuno che sognava un’Italia diversa, in cui le diversità rappresentassero una ricchezza e non dovesse valere la legge fascista del più forte. Non siamo tutti uguali, ma la differenza e il pluralismo sono ciò che fanno crescere le comunità e il senso di appartenenza. E se c’è qualcuno che si riempie la bocca con il termine “patriottismo”, si ricordi che i veri patrioti sono quelli che hanno combattuto nella Resistenza, senza soldi e assumendosi tantissimi rischi». Le parole sono quelle dell’onorevole Chiara Gribaudo, invitata a Carrù dal Comune e dalla sezione locale dell’Anpi intitolata a “Felice Cenacchio”, nel giorno della Festa della Liberazione.
Una giornata soleggiata con una buona partecipazione, grazie anche ai giovani e giovanissimi delle Scuole nonostante il giorno di vacanza. Gribaudo ha poi voluto evidenziare in particolare il contributo delle donne che «spesso, come “staffette” erano ancora più in pericolo degli uomini» leggendo le ultime parole della lettera inviata alla figlia dalla partigiana monregalese Paola Garelli prima di essere fucilata. «Mimma cara, la tua mamma se ne va pensandoti e amandoti. Quando sarai più grande capirai meglio. Ti chiedo una cosa sola: studia, io ti proteggerò dal cielo».
Il sindaco Nicola Schellino, nel complimentarsi con la presidente dell’Anpi Carrù, la prof. Rosita Oreglia, per il grande livello di eventi proposti in paese, cita Gibran: «Ricordare è come incontrare». In chiusura l’attesa premiazione degli studenti delle classe Terze medie autori delle migliori opere artistiche, realizzate con la tecnica del “cut-up” (consistente nel tagliuzzare diversi testi per ricomporne graficamente uno nuovo), dedicate alla Resistenza. Quest’anno la Banca Alpi Marittime ha raddoppiato in generosità: da 6 borse di studio si è passati a 12.
I premiati. Maddalena Abrate, Leonardo Allegro, Iris Ascheri, Giorgio Bernardi, Giulia Boffa, Meriam Fakhri, Maja Occelli, Nicolas Paruzzo, Francesco Petilli, Babanjot Sarwara, Denisa Talaw, Jovan Trajkovic.