Da mercoledì sera 7 agosto, il sindaco di Ceva Fabio Mottinelli è anche il nuovo presidente dell'Unione cebana. Ma la partenza, diciamo così, non è stata esattamente nel segno di un clima disteso. E forse era impossibile, dopo le enormi divergenze e polemiche di due mesi fa.
Si insedia la nuova Amministrazione dell'Unione Montana delle Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana e dell'Alta Valle Bormida. Mottinelli prende il posto di Vincenzo Bezzone, sindaco di Ceva fino alle scorse elezioni. Vicepresidente è Renata Dalmazzone (Torresina), in Giunta ci saranno anche Emiliano Negro (Roburent), Daniele Garelli (Scagnello), Luigi Ferrua (Rocca Cigliè), Mario Mina (Niella Tanaro), Alessandro Ingaria (Priero). Mottinelli è stato votato quasi all'unanimità: uniche astensioni, quella di Bezzone (suo avversario politico alle elezioni comunali) e quella del commissario prefettizio del Comune di Saliceto (Giuseppe Zarcone).
La nuova Giunta:
Ma un minuto dopo l'elezione e la nomina della Giunta, si sollevano già le bagarre. Tanto che alla fine, come strascico, due dei membri della nuova Giunta (Ferrua e Ingaria) si astengono sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio, relativo ovviamente al conto economico varato dall'esecutivo precedente.
La prima polemica parte su un tema importante: «Sono un po' preoccupato delle voci che stanno girando - afferma Andrea Mozzone, sindaco di Sale Langhe - sulla possibile unificazione con il CSSM, il Consorzio dei servizi socio assistenziali del Monregalese. Una cosa su cui fare molta attenzione. Perdere la gestione di un servizio come questo sarebbe molto grave». Enzo Bezzone: «Concordo col collega Mozzone. Ho sentito voci secondo cui il Governo non accetterebbe l'esistenza di un bacino con due gestori dei servizi sociali: questo è assolutamente falso. Conviene che restiamo autonomi: il CSSM, che ha una sede e una struttura proprie, ha costi di gestione che comporterebbero per noi un incremento dei costi».
Come se non bastasse, quando si parla degli equilibri di Bilancio, tornano a galla i temi di due mesi fa: la querelle sull'avanzo di amministrazione, derivato proprio dal comparto servizi sociali e utilizzato per le spese correnti dell'Ente. A fare la domanda è il dott. Zarcone: «Chiedo alla segretaria: si può fare, se è un avanzo vincolato?». Risponde la dottoressa Bue: «Si tratta, in realtà, di un avanzo libero. Lo abbiamo sempre etichettato come "vincolato" fra virgolette, ma non è davvero tale: quei fondi derivano principalmente da bandi vinti presentando progetti. In passato, questa voce non emergeva in questo modo. Il revisore dei conti ha formulato un parere de-contestualizzando il punto: ecco perché l'Ente ha chiesto una rettifica». Ma due dei nuovi assessori non la pensano così; Ferrua chiede addirittura un rinvio del punto. E, alla prova del voto, si astiene assieme a Ingaria. Una cosa, effettivamente, molto insolita, forse mai vista.
Bezzone attacca subito: «Mi domando come si fa a entrare nell'esecutivo di un Ente quando si ha dei dubbi sulla legittimità del Bilancio...». Mottinelli: «Io invece sono ben felice che in questo esecutivo siedano persone che, se hanno dei dubbi, lo dicono e votano disallineati».