Nella mattina di giovedì, la Polizia di Stato ha dato esecuzione a quattro arresti domiciliari nei confronti di presunti esponenti di CasaPound, indagati per violenza privata aggravata e lesioni personali aggravate, a seguito dell'aggressione perpetrata al giornalista del quotidiano La Stampa, Andrea Joly la sera dello scorso 20 luglio nei pressi del Circolo Asso di Bastoni a Torino.
Uno degli arresti, di un operaio residente nel capoluogo della "Granda" è stato eseguito dal personale della Digos della Questura di Cuneo. I fatti, noti, risalgono alla tarda serata di sabato 20 luglio, quando il giornalista, non in servizio, incuriosito dall'esplosione di una batteria di fuochi pirotecnici nei pressi del circolo, aveva raggiunto il locale e, dopo aver effettuato con il proprio smartphone alcune foto all'interno dell'Asso di Bastoni, aveva deciso di registrare, per un eventuale servizio giornalistico, alcuni video dei militanti intenti ad effettuare una foto di gruppo per festeggiare il 160 anniversario dell'inaugurazione della sede. Nella circostanza, il giovane veniva avvicinato minacciosamente da quattro militanti, i quali, dopo averlo costretto a interrompere la registrazione, Io spintonavano facendolo cadere a terra, colpendolo a più riprese con calci, mentre uno di questi lo afferrava anche per il collo, procurandogli escoriazioni agli arti inferiori e superiori.
«Il procedimento – specificano dalla Questura di Cuneo – si trova nella fase delle indagini preliminari e gli indagati si considerano non colpevoli fino a sentenza di condanna passata in giudicato». Si tratta in particolare di Euclide Rigato, 45 anni, torinese; Marco Berra, 35 anni, di Cuneo; Igor Bosonin, 46 anni, valdostano, ex candidato sindaco a Ivrea e Paolo Quintavalle, 33 anni, di Chivasso.
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