L'allerta sanitaria per bovini e ovini arriva anche nel Cuneese. Il diffondersi in tutta Europa, e ora anche in Italia, della "Bluetongue", o malattia della lingua blu, ha infatti indotto il Comune di Murazzano, le Associazioni di categoria e la Asl Cn1 a modificare il programma della tradizionale "Fiera dei 30", la manifestazione da sempre dedicata alle pecore autoctone di razza "delle Langhe", prevista per venerdì 30 agosto. L'evento è confermato, ma per motivi precauzionali non verranno portati in esposizione gli animali, così come non si terranno né il taglio del nastro né la premiazione degli allevatori. La "Bluetongue" non è una malattia nuova, si tratta infatti del ritorno di una patologia già conosciuta ed affrontata dagli specialisti di settore negli anni passati, che non costituisce pericolo per l'uomo.
La "Bluetongue" è una malattia di origine virale (genere Orbivirus) trasmessa dai moscerini del genere Culicoides, che colpisce i ruminanti e non costituisce un pericolo per l’uomo, né attraverso contatto con gli animali o i loro prodotti, come lana e latte, ricorda l’Organizzazione mondiale per la sanità animale (Woah) e non è contagiosa. Esistono diversi sierotipi del virus (se ne contano almeno 27) e può colpire diversi animali, dalle pecore, alle capre, ai bovini, ma anche bufali, antilopi, cammelli e cervi. Una delle caratteristiche della malattia è il fatto che possa presentarsi con gravità diverse a seconda degli animali colpiti e solitamente è più pericolosa per pecore e alcuni ruminanti selvatici. Il sierotipo attualmente in circolo nel Nord Europa è il BTV-3. I sintomi della malattia, quando visibili, possono essere diversi. Tra questi, nelle pecore, si presenta con febbre, emorragie e ulcere nella bocca e nel naso, salivazione eccessiva, rigonfiamento di labbra, lingua e mascella, zoppia, perdita di peso, rischio di aborti, perdita della lana, polmonite, diarrea. Solo raramente invece la lingua è blu, per cianosi. La mortalità a causa della malattia può essere altissima, fino al 70%.