Era il 20 ottobre 2004 quando, con una delibera di Giunta, veniva costituito il Gruppo comunale di Protezione civile di Dogliani, con responsabile l’allora sindaco Tino Gallo e coordinatore il consigliere Attilio Pecchenino. Aderirono da subito 29 doglianesi; sei sono volontari tuttora: Attilio Pecchenino (coordinatore dal 2004 al 2014), Gianni Picco (coordinatore per pochi mesi nel 2014 e poi dal 2015 presidente dell’Associazione), Sergio Galliano, Gianmario Magliano, Franco Sardo e Claudio Travaglio. Nei mesi successivi se ne aggiunsero altri, per un totale di 14 volontari che quest’anno festeggiano i 20 anni di appartenenza. Oggi l’Associazione conta quasi una quarantina di volontari e possiede divise tecniche e di rappresentanza e tre mezzi: un Mitsubishi, una Panda 4x4 e un Fiorino, tutti acquistati con bandi, contributi pubblici e privati, ma anche grazie a risorse del gruppo e donazioni di singoli volontari. Al momento della Costituzione del gruppo, nulla era ben chiaro, se non che tragedie come quelle del 1994, pur non potendole evitare, bisognava cercare di contenerle. Ed era in questo contesto che Attilio Pecchenino aveva maturato l’idea di creare un gruppo di Protezione civile. «Ricordo bene i giorni dell'alluvione del 1944 – spiega –. Una desolazione totale. Si vedevano solo persone con pala e stivali. Ho trascorso quindici giorni tra Farigliano e Clavesana a spalare fango. In quell'occasione capii che anche a Dogliani avremmo dovuto fare qualcosa su questo tema». La prima emergenza non si fece attendere, a meno di un mese dalla nascita del gruppo: l’allagamento degli impianti sportivi a causa di una “bomba d'acqua” in frazione Taricchi. Da lì iniziò un lavoro costante, continuo, impegnativo, tramite corsi, specializzazioni in vari settori, simulazioni e vere emergenze. Un’attenzione particolare è stata data, fin dal 2005, alla tutela del paesaggio, anche in termini di pulizia, tramite diverse raccolte di rifiuti soprattutto lungo le strade provinciali. Previsione e prevenzione sono i capisaldi di tutta l’attività: un lavoro che spesso non si vede, ma che c’è e che ha ridotto nel corso degli anni le conseguenze derivanti da eventi calamitosi. Dal 2004 solo per segnalarne alcuni, diversi sono stati i lavori intrapresi dai volontari: la simulazione del 2006 in cui ha preso anche parte il Dipartimento nazionale di Protezione Civile; gli interventi nei terremoti di Mirandola, L’Aquila e Norcia; la mappatura delle criticità sui corsi d’acqua minori con un centinaio di Comuni cuneesi coinvolti, le ispezioni bei punti nevralgici del paese; le emergenze per le piogge del 2009 e del 2012; gli interventi in emergenza fuori dal territorio, l’ultima nel 2020; l’esercitazione “Rea Sicura” nel 2016. «Importante anche il recupero del Parco Robinson – aggiunge Pecchenino –, oggetto di un lascito al Comune di Dogliani nel 1972 da parte della doglianese Albertina Peisino, per farne un’area dedicata ai bambini».
Il sindaco Raviola: «Volontari fondamentali per la sicurezza della comunità»
Lo stesso sindaco Raviola spende parole di apprezzamento per l’operato dei volontari: «In questi 20 anni la Protezione civile ha rappresentato un pilastro fondamentale per la sicurezza e il benessere dei cittadini. Fin dalla sua fondazione, ogni intervento, ogni esercitazione, ogni momento di formazione è stato pensato con l’obiettivo di tutelare la comunità. Ringrazio tutti i volontari, passati e presenti, e l’attuale presidente Gianni Picco, per l’instancabile impegno. Molte sfide sono state affrontate in 20 anni: l’Associazione ha sempre dimostrato coraggio e senso di responsabilità. Dal 2004, è stato un continuo crescere e migliorare e ora occorre continuare a investire nella formazione e nella preparazione». In materia di sensibilizzazione, è stato avviato un progetto con le scuole, che coinvolge le principali forze sul territorio (Protezione civile, Vigili del Fuoco, Volontari del Soccorso). «È fondamentale che si capisca che serve l’aiuto di tutti, per la tutela del territorio – spiega il presidente Gianni Picco –. Proseguiremo su questa strada. Ne è prova la simulazione di un evento alluvionale del prossimo 7 settembre, che vedrà coinvolti anche i civili».