Mercoledì alla settima serata della Novena, al Santuario di Vico, erano attesi in particolare i ministri straordinari della Comunione. E la riflessione era affidata a don Federico Ria rettore del Santuario mariano di Valmala in Val Varaita (diocesi di Saluzzo), sul tema della virtù cardinale della giustizia, volgendo lo sguardo ideale su Maria modello di ogni virtù nella sequela del Figlio, Maestro e Signore. Don Federico Riba ha iniziato con un ricordo personale della sua infanzia quando da chierichetto, al ritorno dalle gite parrocchiali, era d’obbligo una sosta al Santuario di Vico, per una ulteriore preghiera alla Madonna. E subito si è rifatto al titolo con cui Maria è invocata nelle litanie “Speculum Justitiae”, Specchio della giustizia che riflette in sé la bellezza, l’armonia e la verità di Dio accolto nella sua limpidezza come “Sole di giustizia che visita dall’alto”. “Lei che come Immacolata è la più splendida immagine di creatura umana nel progetto di Dio. E come uno specchio Maria riflette su di noi l’attitudine della giustizia, nell’ascolto della Parola che genera vita in noi. Maria vive la virtù della giustizia verso Dio, verso il prossimo e verso se stessa. E’ Colei che nella sua umiltà ha saputo vivere sempre al proprio posto, quello assegnatole dall’Alto, fattasi esperta di coloro che assumono la vocazione senza alcuna invasione di campo”. E soffermandosi sull’episodio della nozze di Cana a cui Maria a stata la prima invitata, ha colto, nell’avvertenza di Madre del Signore, il momento critico di quella festa che rischiava di fallire per mancanza di vino come il passo da compiere in veste di madre fiduciosa nel Figlio, facendo entrare in quella casa la salvezza della gioia che non si interrompe e che non finisce. Maria vive la giustizia restando però al suo posto, interpella il Figlio, ma poi si fa in disparte, raccomandando solo “Fate quello che vi dirà”. Rientra nell’umiltà e nel silenzio fedele alla sua vocazione di Madre, senza invadere il campo del Figlio. E pure gli Atti degli Apostoli, mentre ci dicono di Maria assidua nella preghiera in attesa dello Spirito nel Cenacolo con gli undici, ci ricordano lo stile della sua presenza, quello di Madre premurosa per questi figli affidati dal Figlio in croce, restando lei sempre al suo posto, senza assumere ruoli impropri, senza invasioni di campo ancora. Ricordando che la giustizia va sempre accompagnata dall’umiltà, sotto lo sguardo di Dio, bisognosi di Lui, della sua misericordia, con l’intento di stare al proprio posto. Perché la sottile tentazione a compromettere la giustizia nella vita del credente è proprio quella di non mantenere il proprio posto ma di invadere spazi, ruoli, responsabilità, vocazioni dell’altro in famiglia e nella comunità cristiana. Maria, “Specchio della giustizia” ci prende per mano su questo terreno cruciale.
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La Novena alla settima serata, a scuola di giustizia
Al Santuario di Vico la riflessione di don Federico Riba su “Maria, Specchio della giustizia”. Attenti alle… invasioni di campo