Sono giorni di intenso lavoro, per la Protezione civile di Dogliani, impegnata a preparare la grande simulazione “Dogliani sicura: protezione del territorio dai rischi naturali”. Gli attori che saranno coinvolti sabato 7 settembre saranno molteplici: dalla Regione alla Provincia, con i rispettivi settori di Protezione Civile; dal Comune di Dogliani ai Comuni confinanti Farigliano, Monforte d’Alba e Somano; dal Coordinamento provinciale di Protezione civile di Cuneo al Gruppo cinofilo dell’Associazione nazionale Carabinieri Nucleo Provinciale di Protezione civile, senza dimenticare la fitta rete associazionistica del paese che vedrà protagonisti i Volontari del Soccorso, il distaccamento dei Vigili del fuoco, i Carabinieri in congedo e le Forze d’ordine locali. Circa una decina gli scenari preparati (e mantenuti segreti), a cui si aggiungono una ricerca di persona dispersa e un’auto travolta dagli alberi. L’esercitazione sarà tutta focalizzata sul rischio idrogeologico e idraulico, “spine nel fianco” che affliggono il territorio doglianese ogni qualvolta vi siano lunghe precipitazioni o bombe d’acqua. Tutto avrà inizio venerdì con l’apertura del “Centro operativo comunale” che prende le decisioni in base ai bollettini di allerta e alle perlustrazioni sul territorio, e che segue quanto previsto dal Piano comunale di Protezione civile. In questo caso la centrale operativa verrà allertata per le piogge incessanti. Seguiranno l’allertamento improvviso dei volontari, l’arrivo della colonna mobile, il montaggio del campo base in piazza Don Conterno e del campo di accoglienza della popolazione dagli impianti sportivi in via Chabat. Poi l’invio dei volontari sui posti che rappresentano i vari scenari, le comunicazioni relative alla situazione e le decisioni del “Coc”. Il tutto sotto la supervisione di Regione, Provincia e Cnr-Irpi che ne valuteranno l’operato. «Il ricordo dell’alluvione del 1994 è ancora nitido, nonostante siano trascorsi 30 anni – spiega il presidente del Gruppo doglianese, Gianni Picco –. Nel suo piccolo, il torrente Rea si era mostrato con violenza e prepotenza, dividendo quasi a metà il paese. Oggi, mi sento di dire che dal 2004, quando è nato il Gruppo, Dogliani è più sicura, perché la prevenzione riduce di molto i danni che ne potrebbero conseguire».
Banco di prova per il nuovo “Piano comunale”
«L’esercitazione del 7 settembre – aggiunge il sindaco Claudio Raviola – sarà una prova pratica per le forze coinvolte e anche per tutti noi, nuovi amministratori, ma anche per gli Uffici e i dipendenti comunali. Potremo testare il nuovo Piano comunale di Protezione Civile, che contiene tutte le procedure operative da attivare in caso di calamità. E che è stato aggiornato dalla passata Amministrazione e poi approvato nel Consiglio comunale del 25 luglio. Infine, ci potremo davvero rendere conto di quante siano le componenti di volontariato che opereranno, la maggior parte delle quali sono doglianesi, oltre al coinvolgimento della Protezione civile dei paesi limitrofi».