Sensibilità Chimica Multipla: giovedì 3 ottobre incontro a distanza con Luca Tresoldi, malato di MCS costretto ad una vita in isolamento. Dal 5 al 20 ottobre, mostra fotografica al Mondovicino LAB
Per loro, tutto ciò che è “chimico”, anche in piccolissime quantità, è veleno. Non possono avere una vita normale e neppure avvicinarsi alle altre persone se non “decontaminate”: sono i malati di MCS, Sensibilità Chimica Multipla. Uno di loro, Luca Tresoldi, parteciperà (collegandosi da casa) ad un incontro pubblico, a Mondovicino Shopping Center & Retail Park , giovedì 3 ottobre alle 16: «A causa dei VOC (Composti Organici Volatili), ovvero i vari “odori”, non posso andare a fare la spesa né sistemarla, né fare un semplice giro in paese – racconta –. Quando faccio le mie passeggiate nei boschi, esco con una maschera semifacciale per proteggere i polmoni e il cuore nel caso incontri qualcuno. Non posso ospitare persone all’interno della mia casa, solo all’esterno. Se la persona è bonificata, mantengo semplicemente alcuni accorgimenti, tra cui la maschera; altrimenti devo indossare anche occhiali protettivi e coprire tutto il corpo. Dopo devo fare una doccia per decontaminarmi».
L’incontro a Mondovicino servirà per far conoscere e sensibilizzare su questa malattia ed anche per presentare una mostra delle foto di Luca Tresoldi, che sarà visitabile dal 5 al 20 ottobre. La Sensibilità Chimica Multipla è difficile da diagnosticare: anche per questo farla conoscere il più possibile è molto utile. Spesso i malati vengono scambiati per psichiatrici, confondendo l’altissima sensibilità agli odori delle sostanze nocive per allucinazioni olfattive. La malattia non è poi così rara, ma probabilmente in alcuni casi le persone ne muoiono senza arrivare a una diagnosi. «Ho fatto innumerevoli esami e corse in pronto soccorso – racconta Luca –, ma per trent’anni non ho avuto una diagnosi. La mia condizione è peggiorata drasticamente e alla fine ho scoperto il nome: MCS. Prima non potevo mangiare quasi niente, dormivo circa diciotto ore al giorno e vomitavo qualsiasi cosa, anche la semplice acqua. Ci sono voluti due anni di terapia intensa e poi altri due di una terapia più leggera, in totale quattro anni chiuso in una stanza controllata. Ora sto vivendo una nuova quotidianità, una lenta risalita verso il benessere. Dormo circa nove ore al giorno e mangio sei alimenti. Passo il mio tempo al computer lavorando al sito web, altre volte lavoro a un documentario che racconta la malattia, organizzo la mostra, assisto altri ammalati, a volte faccio delle passeggiate nei boschi e leggo la Bibbia. Faccio molte pause, poiché la stanchezza cronica è molto presente. A volte sono costretto a rimanere a letto per via delle poche forze che mi ritrovo. Non riesco più a fare ogni giorno i mestieri quotidiani come pulire la casa, cucinare e lavarmi, e devo dipendere completamente dai miei genitori».
Sede dell’incontro con Luca Tresoldi e della mostra sarà il Mondovicino LAB nell’Unità 28 della galleria, accanto al negozio “Kasanova”, di fronte a “Casa Mia”. Ingresso libero, tutti sono invitati a partecipare.
Articolo promozionale - Sensibilità Chimica Multipla: a Mondovicino Shopping Center una testimonianza e una mostra