Una nuova perizia psichiatrica valuterà se Sacha Chang, il 22enne olandese che nell’agosto del 2023 uccise Lambertus Ter Horst e il papà Chain Fa Chang nella casa di Montaldo Mondovì, è ancora socialmente pericoloso. Si è svolta martedì a Cuneo l’udienza preliminare del procedimento nei confronti del giovane olandese. Il Tribunale ha affidato l’incarico ad un professionista e gli esiti saranno poi discussi nella nuova seduta in programma il 28 gennaio prossimo. Un atto dovuto.
Sacha Chang era già stato dichiarato nella precedente perizia risalente a marzo “incapace di intendere e di volere”. Da allora la difesa aveva chiesto e ottenuto la sua scarcerazione: il 22enne si trova infatti da sei mesi nella Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Bra, sussistendo a giudizio del giudice i requisiti di pericolosità sociale. Chang, difeso dall’avvocato Luca Borsarelli, ha preso parte di persona all’udienza. In aula era presente anche l’avvocato Stefano Valentini di Torino, che cura gli interessi dei figli di Lambertus Ter Horst, costituitisi parte civile.
Il procedimento potrebbe poi concludersi con un’assoluzione per non imputabilità dovuta all’incapacità di intendere e di volere. In caso di accertamento di pericolosità sociale (che dovrà essere valutata periodicamente), la misura cautelare verrà confermata. «Abbiamo avanzato richiesta affinché la misura venga scontata in Olanda, nel suo paese di residenza», commenta l’avvocato Luca Borsarelli. «Lo stesso personale delle Rems pensa possa rappresentare la soluzione migliore nel percorso di riabilitazione, considerando che questo non è il suo paese e non conosce la lingua. Le condizioni di salute psico-fisica del mio assistito? Sono senz'altro migliorate, è sotto terapia e monitorato».