Si sente già nell’aria l’atmosfera di attesa e preparazione che accompagna ogni anno il ritorno della tradizionale Fera ‘d la Madòna, una delle più grandi e frequentate fiere del Piemonte, da sempre occasione di incontro e scambio. Una fiera che ha origini antiche, che coincidono con i primi grandi flussi di pellegrinaggio arrivati nel 1600 in parallelo alla costruzione della basilica dedicata alla Natività della Vergine Maria. Quest’anno, il programma dei giorni di festa all’ombra della Cupola prevede sabato 8 settembre l’inizio della Festa, domenica 9 la grande Fiera con centinaia di bancarelle e lunedì 10 settembre la Fèrota.
Una fiera particolarmente vivibile, per tutti
Tra le principali novità di quest’anno lo spostamento di tutte le giostre e gli spettacoli itineranti in un’unica area, nel prato parallelo a via delle Acque: la maggior parte delle giostre era già posizionata lì da tempo, ora anche le ultime (negli scorsi anni nell’area davanti al bar Smile) verranno spostate nel prato. Una decisione dovuta a motivi di praticità organizzativa e di sicurezza: permette di togliere le giostre da un’area posta all’incrocio tra due strade e di radunare la folla in uno spazio unico, più facile da controllare. Nella zona lasciata libera davanti al caffè Smile verranno esposti automezzi, autocarri e macchine di movimento a terra che l’anno scorso si trovavano in via Biella. Legata sempre all’area delle giostre è anche l’ordinanza del Comune che chiede di limitare il volume degli spettacoli fino alle ore 19.30, per permettere una più agevole comunicazione tra espositori e clienti, e anche qui, migliorare la sicurezza. Una particolare attenzione verrà data anche agli animali, da sempre protagonisti indiscussi della Fiera: dagli ovini, caprini e bovini sistemati su aree private in via Acque, quindi la zona dei piccoli animali, che quest’anno verrà sistemata in modo da essere più ombreggiata, così da assicurare loro maggior benessere.
A Vicoforte la scuola cominceranno solamente martedì 11 settembre: un giorno in ritardo rispetto al resto del Piemonte