“L’ossatura è predisposta, il testo è a buon punto. C’è tutta l’estate per eventualmente far giungere qualche annotazione che aiuti tutti a cogliere il senso del messaggio che vogliamo condividere”. Così il vescovo, al termine della Tre-giorni pastorale, al Santuario, ha illustrato l’indice della Lettera pastorale per l’anno 2014-2015 “Cammino umano cristiano di felicità possibile dalla debolezza al dono, nella fede che spera e che ama”. Il testo è imperniato su tre verbi da coniugare con consapevolezza e generosità: “Accogliere” “discernere” e “procedere”. Abbinando ulteriori verbi che aiutano a crescere: come aprirsi a Dio e credere; ascoltare la Parola, gli altri e l’Altro; uscire da se stessi, da ogni oppressione sociopolitica, culturale, psicologica e fisica. Nonché scegliere la via da percorrere ed abitare anzi rimanere nelle scelte operate, convertendosi permanentemente, liberando speranza. Infine entrare nel futuro, inglobando il dono di grazia, assumendo lo stile dell’agape, cercando e scoprendo, gioendo, vegliando, avanzando sui passi del Signore.
Sulle “cose da fare”, il vescovo ha anticipato l’impegno della preghiera partendo dalla Bibbia (Seconda Lettera ai Corinti e Vangelo di Marco), valorizzando la Liturgia della Parola, invocando il Signore col Salmo 130, scandendo nei rimi quotidiani i tre passaggi – anche suggeriti dal Papa – “Grazie, per favore, scusami”.
Sulla catechesi, l’impegno sarà incentrato sui primi quattro Comandamenti e sui due Sacramenti dell’iniziazione cristiana.
Per la carità, l’invito ad accogliere i bisognosi, collaborando con la “Cittadella della carità”, (tramite l’iniziativa degli “Amici”), devolvendo dieci euro al mese, prendendosi un impegno mensile verso i poveri in parrocchia, ponendo attenzione ai lontani-vicini, aprendosi ai progetti caritativi dell’Unità pastorale e della Diocesi.
Lettera pastorale su tre verbi: “accogliere”, “discernere” e “procedere”
L’ossatura è predisposta, il testo è a buon punto