"La fatica aiuta a crescere", me lo ripeto da ieri. Di sicuro in questi giorni cresceremo molto - da chi sta alla testa del gruppo a chi arranca in fondo, ma alla fine arriva comunque. L'arrivo a Radicofani ieri è stato impegnativo, siamo passati dal sole che picchiava in testa al diluvio - in questo viaggio capisci davvero cosa vuol dire affidarsi, alla forza di chi cammina con te e ti aiuta quando serve, alla forza di un Qualcuno che ti accompagna sempre. Siamo arrivati alle 20 nel rifugio comunale di Radicofani.
In viaggio verso Acquapendente.
Oggi sveglia come sempre alle 5.15 per camminare nelle ore più fresche: 25 km con direzione Acquapendente. La tappa, una delle più belle della Francigena, offre paesaggi di colline toscane con cipressi in cima. La domanda che ci accompagna oggi, dopo la riflessione guidata da don Giordi, è "Chi sei?". Si cammina un'ora in silenzio per provare a rispondere, per provare a guardare dentro di sé consci di un Dio che ci conosce più di noi stessi, e ama anche le cose peggiori di noi, quelle che non riusciamo ad accettare. Come la debolezza e la paura di non farcela lungo la strada.
Con la tappa pranzo di oggi, a Centeno, siamo ufficialmente entrati in Lazio. Acompagnati anche dalla gentilezza di chi, lungo la strada, ci apre casa per farci riempire le borracce, accogliendoci con sorrisi e inviti gentili "dissetatevi pure!"