Mattinata di riflessione e dibattito, per i sacerdoti e di diaconi delle cinque diocesi della “Granda”, giovedì 25 febbraio, nel salone – gremissimo - dell’Hotel “Il Giardino dei Tigli” a Fossano-Cussanio, per condividere gli spunti e le indicazioni, che sono emersi dal Convegno ecclesiale nazionale di Firenze (9-3 novembre) sul tema “In Cristo il nuovo umanesimo”.
Erano presenti mons. Piero Delbosco, vescovo di Cuneo e Fossano, che ha guidato la preghiera; quindi mons. Giuseppe Guerrini, vescovo di Saluzzo, che ha moderato i lavori; nonché mons. Luciano Pacomio vescovo di Mondovì e mons. Sebastiano Dho vescovo emerito di Alba. Le relazioni sono state affidate al prof. don Duilio Albarello (preside dell’Istituto Superiore di Scienze religiose allo STI e docente di Teologia fondamentale ed anche compente del Comitato preparatorio dello stesso Convegno ecclesiale di Firenze in cui fu pure protagonista di primo piano riproponendo le conclusioni su quanto maturato nei lavori di gruppo); ed al prof. don Gina Luca Zurra, delegato della diocesi di Alba al Convegno e docente di Ecclesiologia allo STI ed all’Issr di Fossano).
L’attenzione è stata portata sulla svolta ormai inevitabile per la Chiesa italiana, anche sollecitata da Papa Francesco, per farsi ospitale, accogliente, capace di incontro, disponibile al dialogo, aperta alle sfide dell’oggi, in grado di costruire ponti senza più trincerarsi dentro confini o muri, praticando la logica dell’incarnazione nel cuore dei passaggi cruciali dell’esistenza umana e ai crocicchi della società complessa. Scommettendo sulla sinodalità di tutto un popolo di Dio che ha apporti preziosi da offrire dalle varie esperienze che si vivono da parte di diverse generazioni e dentro differenti situazioni. Insomma il sogno di Francesco va in qualche modo calato nella realtà che ci riguarda, senza perdersi d’animo.